MARIO GRADARA
Cronaca

Ipoteca all’hotel Marittima: "Senza rate chiuderemo"

La famiglia che gestisce l’albergo di Marina Centro ora si trova a fare i conti con l’onda lunga del Covid e tasse non pagate: "Chiediamo di spalmare il debito" .

La facciata esterna dell’hotel Marittima

La facciata esterna dell’hotel Marittima

"Abbiamo mancato di pagare le rate di Tari e Imu, dando la priorità alla ristrutturazione dell’hotel che la nostra famiglia aveva deciso di acquistare con tanti sacrifici. Nei giorni scorsi l’agenzia Sorit ha operato il fermo amministrativo su cinque autoveicoli e un motorino, oltre ad aver ipotecato parte dell’albergo per il doppio della cifra arretrata dovuta. Rischiamo di dover chiudere l’attività: chiediamo che ci venga ripristinata la possibilità di metterci in regola con le rate". Ammettono la mancanza ma chiedono di poter avere comunque una via d’uscita i titolari dell’hotel Marittima, struttura ricettiva a tre stelle, una quarantina di camere a Marina Centro. I proprietari sono di origine egiziana, in Italia da oltre vent’anni. Milad e Tania Farad, che conducono l’attività turistica, stagionale con diverse aperture straordinarie nel resto dell’anno, insieme ai figli Mario e Marco. I Farad sono comparsi alla ribalta delle cronache nel maggio 2020, quando avevano offerto un soggiorno gratuito - pernottamento e prima colazione - agli "eroi del Covid-19, in fermieri, medici, volontari della protezione civile, forze dell’ordine", mettendo a disposizione dieci delle quaranta camere. Acqua passata. La famiglia è a Rimini dal 2017, è ha iniziato l’attività turistica l’anno successivo.

"Nel 2019 abbiamo ristrutturato l’hotel – spiega Mario Farad –. Poi è arrivato il Covid, c’erano Tari e Imu da pagare. Avevamo i lavori di ammodernamento avviati, abbiamo chiesto la rateizzazione per Tari e Imu. Sono stati due anni durissimi quelli della pandemia, 2020 e 2021, di fatto in perdita. Di ristori per Covid abbiamo ricevuto solo 3.600 euro complessivamente. Nel 2023 ci è arivata la cartella Sorit, cui il Comune aveva passato la nostra pratica. In totale 88.000 euro, interessi compresi, da pagare per le due imposte comunali. Abbiamo versato 28.000 euro, chiedendo la rateizzazione dell’importo rimanente, 2.500 euro a rata. Che non abbiamo però pagato. A quel punto Sorit ci ha comunicato che avrebbe proceduto. Sono stato a parlare con loro, e anche in Comune. Sorit ci ha annunciato giorni fa, con un ’preavviso’, il fermo amminsitrativo dei nostri veicoli, compreso il furgone che utilizziamo per fare la spesa. E l’ipoteca per il doppio della cifra dovuta, da 60mila diventano 120mila euro. Noi ammettiamo l’errore, non facciamo certo polemiche, ma chiediamo di poter riparare, ripristinando le rate".

Mario Gradara