LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Omicidio di Pierina, Louis interrogato per oltre 9 ore: “Non c’entro”. Bruzzone: “Non era innamorato di Manuela”

Il 34enne è rimasto chiuso in tribunale tutto il giorno, rispondendo alle domande degli inquirenti. Accolta dal gip la richiesta di incidente probatorio avanzato dal pool difensivo. La criminologa: “Contraddizioni non ce ne sono. Rimaniamo convinti che il nostro assistito sia estraneo ai fatti”

Rimini, 25 giugno 2024 – Nove ore e mezzo chiuso negli uffici al terzo piano del tribunale di Rimini. Video registrato dagli investigatori di squadra mobile e polizia scientifica. Un interrogatorio fiume, cominciato alle 10 di ieri mattina quando Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, ha varcato le porte del palazzo di giustizia di Rimini, accompagnato dall’avvocato Riario Fabbri e dalla sua consulente, la criminologa Roberta Bruzzone.

Aggiornamento Ora Valeria attacca Manuela. Gli audio choc

Louis Dassilva con la criminologa Roberta Bruzzone e il suo legale Riario Fabbri dopo l'interrogatorio di oltre 9 ore
Louis Dassilva con la criminologa Roberta Bruzzone e il suo legale Riario Fabbri dopo l'interrogatorio di oltre 9 ore

“Sto bene” si è limitato a dire all’uscita. Contrariamente a quanto annunciato in un primo momento, il 34enne metalmeccanico senegalese - che secondo gli inquirenti avrebbe commesso un delitto d’impeto, colpendo la vicina di casa con 29 coltellate nel garage sotterraneo di via Del Ciclamino la sera del 3 ottobre 2023 - non ha scelto la strada più facile e scontata, quella del silenzio. Avrebbe potuto avvalersi della facoltà di non rispondere, ma non lo ha fatto. Accettando, sembra, di rispondere alle domande poste dal pubblico ministero Daniele Paci e dagli investigatori della squadra mobile, guidata dal commissario capo Marco Masia. Sul contenuto dell’interrogatorio vige, com’era prevedibile, il massimo riserbo.

Louis Dassilva è entrato questa mattina in tribunale per essere ascoltato dagli inquirenti: è l'unico indagato per la morte di Pierina Paganelli
Louis Dassilva è entrato questa mattina in tribunale per essere ascoltato dagli inquirenti: è l'unico indagato per la morte di Pierina Paganelli

Bruzzone: “Louis non era assolutamente innamorato”

“Louis ha avuto modo di chiarire una serie di aspetti ma sempre mantenendosi in linea con quanto già affermato - ha precisato la consulente Bruzzone fuori dalla Procura -. Ci auguriamo che questa indagine possa volgere lo sguardo altrove. Mi interessa portare elementi che possano scagionare il mio assistito. Siamo partiti dall’inizio e abbiamo avuto modo di parlare a 360 gradi della vicenda è di quello che è avvenuto nella relazione. Una cosa posso dirla: Louis non era assolutamente innamorato. Contraddizioni non ce ne sono assolutamente, delle precisazioni sì. Rimaniamo convinti che il nostro assistito sia estraneo ai fatti”.

Inquirenti a caccia di discrepanze

Di certo a Louis è stato chiesto di confermare le sue precedenti dichiarazioni, rese nei mesi scorsi da persona informata sui fatti e non da indagato, o le affermazioni fatte durante le interviste in Tv. Gli inquirenti sono alla ricerca di eventuali, possibili discrepanze nella ricostruzione delle ore che hanno preceduto l’omicidio. Ore che Louis ha sempre affermato di aver trascorso sul divano di casa, al terzo piano di via Del Ciclamino, reduce di un incidente in moto avvenuti due giorni prima dell’assassinio di Pierina. Incidente che lo aveva reso temporaneamente zoppo, anche se il giorno del delitto la telecamera di una farmacia lo ha ripreso mentre cammina senza particolari problemi. È solo una delle tante incongruenze finite sotto la lente di ingrandimento della Procura di Rimini. Un tribunale blindato e presidiato dalle forze dell’ordine ha accolto ieri mattina l’arrivo di Louis.

Imperturbabile all’assalto dei cronisti

Subito preso d’assalto dai cronisti, è rimasto imperturbabile e in silenzio. A riprendere Dassilva, oltre alle telecamere delle televisioni, anche un operatore della polizia scientifica. Una “mossa” inaspettata, ma che forse può essere giustificata con il bisogno di mettere in comparazione la camminata di Louis con quella della sagoma immortalata dalla videosorveglianza della farmacia nella piazza sul retro del condominio di via Del Ciclamino, alle 22.30 del 3 ottobre, pochi minuti dopo il delitto. L’interrogatorio-fiume pare tuttavia non aver sciolto del tutto i dubbi degli inquirenti. Qualcuno forse si aspettava una confessione, che però sembra non essere arrivata. Ecco perché diventano ancora più cruciali gli esami scientifici.

Accolta la richiesta di incidente probatorio

Proprio ieri il gip di Rimini Vinicio Cantarini ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dal pool difensivo di Louis Dassilva. Gli accertamenti riguarderanno il materiale biologico rinvenuto sulla scena del delitto sugli indumenti e gli effetti personali di Pierina, oltre che su tracce ematiche ritrovate in casa di Louis e della moglie Valeria Bartolucci, insieme ad un bisturi ed un coltello. Il tutto accompagnato da una comparazione con il Dna dell’unico indagato. Venerdì in camera di consiglio avverrà il conferimento dell’incarico al consulente tecnico, il professor Emiliano Giardina dell’Universita’ Tor-Vergata di Roma. Altro elemento centrale per gli inquirenti è ritenuta essere la relazione extraconiugale tra Louis - accusato di omicidio volontario aggravato da una serie di circostanze (ma non dalla premeditazione) - e la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, la quale sarà sentita nuovamente in Questura nei prossimi giorni. Forse Dassilva vedeva nella Paganelli un ostacolo, temendo che potesse smascherare la sua storia d’amore clandestina con Manuela, rivelando tutto a Valeria, la moglie del 34enne? È uno dei possibili moventi, ipotizzati nelle ultime settimane.