Rimini, 17 luglio 2024 – Imperturbabile, nascosta dietro le lenti degli occhiali da sole. Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, è entrata così, ieri attorno alle 12, negli uffici di piazzale Bornaccini, per fornire sommarie informazioni testimoniali agli agenti della squadra mobile, guidata dal commissario capo Marco Masia. Nell’attraversare il piazzale della Questura, la Bianchi ha schivato le telecamere e i cronisti che le chiedevano conto dell’arresto dell’ex amante e vicino di casa, Louis Dassilva, 34 anni, prelevati dalla polizia di Stato alcune ore prima, all’alba, dopo essere stato buttato giù dal letto insieme alla moglie Valeria Bartolucci nell’appartamento di via Del Ciclamino. Un arresto di cui Manuela si è detta "sorpresa".
AGGIORNAMENTO / Notizie in diretta del 17 luglio. Il fratello di Manuela in questura: “Giustizia fatta? Ne parliamo al terzo grado di giudizio”
"La signora Bianchi non ha nulla da temere è una persona offesa e ha detto sempre tutta la verità", ha detto il suo consulente, Davide Barzan. In Questura, la Bianchi ci è rimasta fino alle 19.30, rispondendo a quanto pare punto su punto alle domande incalzanti degli inquirenti. "Non ho nessuna paura" ha detto all’uscita. E’ stata ricostruita la mattina del 4 ottobre 2023, quando la Bianchi, scendendo nel garage sotterraneo attorno alle 8.10 si è imbattuta nel corpo senza vita della suocera. Manuela ha sempre dichiarato di non aver immediatamente riconosciuto Pierina e di essere salita per chiedere aiuto, prima ad un residente moldavo del palazzo, poi allo stesso Louis Dassilva, sceso a sua volta nel seminterrato poco dopo. Il senegalese ha sempre affermato di essersi chinato sul corpo per toccare il polso e il collo e sentire il battito, ma le altre persone presenti sulla scena non hanno confermato questa versione.
Nel colloquio con gli investigatori si è parlato, naturalmente, della relazione extraconiugale con il vicino di casa e marito di Valeria Bartolucci. E soprattutto dei timori che quella storia d’amore potesse essere portata a galla da Pierina, la quale già sospettava dell’esistenza di un altro uomo nella vita della nuora. Timori che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati trasmessi involontariamente dalla Bianchi a Dassilva. Spingendolo quindi, in via indiretta, a compiere il delitto. Una storia, quella tra Manuela e Louis, che d’altra parte - stando a quanto ricostruito dalla squadra mobile - sarebbe proseguita parecchi mesi dopo il delitto, addirittura fino ad aprile.
Per evitare di essere scoperti, i due avevano messo a punto un sistema ingegnoso. Attraverso l’applicativo ‘storia’ di Telegram, gli amanti si sarebbero scambiati foto ritraenti punti specifici e abbastanza nascosti del palazzo, nel quale di volta in volta sarebbero stati lasciati doni, pizzini e pacchetti. Un sotterfugio per continuare così a coltivare quella relazione clandestina. Tra i luoghi individuati, anche uno piuttosto macabro, ovvero il disimpegno della zona garage di via Del Ciclamino. Lo stesso punto in cui, la sera del 3 ottobre del 2023, Pierina era stata aggredita e massacrata con 29 coltellate da qualcuno che - secondo la Procura - sarebbe proprio Dassilva. Oggi invece sempre in questura, alle 9.30, verrà sentito dagli inquirenti Loris Bianchi, fratello di Manuela.