Rimini, 17 ottobre 2019 - Un ‘corvo’ dentro l’istituto Alberghiero Malatesta che per mesi ha insultato i professori e gli studenti. Alla fine gli investigatori della Polizia postale sono riusciti a dare un nome e un volto alla diffamatrice. E’ quello di una studentessa della scuola, di 20 anni, quasi certamente appena uscità dalla maturità. La ragazza è stata denunciata ora dalla Polizia postale per diffamazione aggravata. E’ nei primi di gennaio che su un profilo Instagram cominciano a comparire i post che riguardano il Malatesta. Il profilo in questione è stato battezzato ‘Casi umani’, e ci sono insulti nei confronti di qualche professore e un paio di studenti.
All’inizio nessuno si accorge di nulla, ma poi la voce comincia a girare, mentre il ‘corvo’ intensifica la sua campagna diffamatoria, facendosi sempre più feroce. Fa i nomi delle persone che sono diventate il suo bersaglio, sempre più insegnanti e anche diversi studenti, ai quali attribuisce le peggio cose. I post sono continui e sempre più pesanti, e ormai il profilo è diventato famoso anche oltre i confini dell’istituto.
Il leone da tastiera in questione continua a postare insulti, foto e vignette, sentendosi al sicuro, nascosto dietro l’anonimato del web. Ma ha fatto male i sui conti, perchè stanchi degli attacchi e delle denigrazioni pesantissime, gli insegnanti nel mirino decidono di presentare una denuncia in Procura. Il fascicolo arriva sul tavolo del sostituto procuratore, Davide Ercolani, il quale affida le indagini agli investigatori della Polizia postale di Rimini. I poliziotti si mettono subito al lavoro, cominciando con il cercare di individuare la posta elettronica da cui è stato creato l’account.
Una volta scoperto quello, riescono a identificare l’indirizzo telematico del misterioso diffamatore. In realtà si tratta di una ragazza, una studentessa del Malatesta, la quale credeva di starsene tranquilla all’ombra del suo pc, continuando a lanciare le sue invettive. Adesso dovrà invce fare i conti con giustizia e una denuncia per diffamazione aggravata.