Inferno in viale Zurigo. Avvolta dalle fiamme. Ustionata, muore dopo 5 giorni di agonia

Si è spenta all’ospedale Bufalini di Cesena la 78enne Giuseppina Olivieri vittima di un incidente domestico: la donna aveva gettato alcol sulle braci del camino ed era stata investita dal fuoco.

Inferno in viale Zurigo. Avvolta dalle fiamme. Ustionata, muore dopo 5 giorni di agonia

Inferno in viale Zurigo. Avvolta dalle fiamme. Ustionata, muore dopo 5 giorni di agonia

Si è spenta domenica scorsa, dopo cinque giorni di agonia, nel centro Grandi Ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena, la donna di 78 anni coinvolta nel drammatico incidente domestico avvenuto il 9 gennaio scorso in viale Zurigo, tra Miramare e Rivazzurra. Giuseppina Olivieri, detta Pina, era stata travolta da una grande fiammata partita dal camino di casa, nel momento in cui lei stessa si era avvicinata per ravvivare le braci gettandoci sopra dell’alcol. Un gesto compiuto forse sovrappensiero, che però aveva trasformato l’appartamento al secondo piano in un vero e proprio inferno di fuoco e fumo, non lasciando scampo alla pensionata riminese. Lei e il marito sono stati travolti in pieno dalle lingue di fuoco scaturite dal braciere. Giuseppina avrebbe riportato ustioni sull’80 per cento del corpo e per lei è stato necessario il trasporto d’urgenza, in eliambulanza, al nosocomio cesenate, dove per giorni i medici hanno provato disperatamente a salvarle la vita, salvo doversi arrendere a causa delle tremende condizioni in cui versava la donna.

In pronto soccorso è finito anche il marito, con bruciature e ustioni sulle braccia: il suo quadro clinico tuttavia si è presentato meno grave di quello della moglie e al momento l’uomo non sarebbe in pericolo di vita, pur essendo ancora ricoverato nel centro Grandi Ustionati. Una tragedia che i primi soccorritori accorsi sul posto hanno provato inutilmente a scongiurare. A correre in aiuto della 78enne anche alcuni operai che martedì mattina erano impegnati nella posa dei cavi della fibra ottica nella strada vicina alla palazzina. Uno di loro, un cittadino ucraino di 35 anni, vedendo l’anziana con i vestiti in fiamme che gridava e si dimenava sul balcone, addirittura ha raggiunto l’appartamento arrampicandosi sui tubi del gas e ha cercato di spegnere il rogo usando i suoi abiti. In viale Zurigo sono quindi intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Rimini, che hanno provveduto a mettere in sicurezza lo stabile, insieme agli agenti della polizia di Stato. Stabilizzata sul posto dal personale sanitario del 118, la donna è stata caricata sull’eliambulanza, ripartita poi con il codice di massima gravità in direzione dell’ospedale Bufalini di Cesena.

Al momento dell’incidente i due coniugi anziani erano soli nell’abitazione e nessun altro è rimasto coinvolto dal principio di incendio, che oltre al ritorno di fiamma non ha dunque danneggiato parti dell’abitazione in cui si trova il camino. Stando a quanto ricostruito, i coniugi avrebbero cercato di ravvivare le braci semispente nel camino utilizzando un liquido infiammabile. A gettarlo sul braciere, secondo quanto emerso a seguito degli accertamenti, sarebbe stata proprio Giuseppina, che non è riuscita in alcun modo ad evitare il devastante ritorno di fiamma, trovandosi in prossimità del caminetto. Le lingue di fuoco hanno invaso l’abitazione e la donna sarebbe corsa fuori, sul balcone, richiamando l’attenzione degli operai che si trovavano nelle vicinanze. Pochi, drammatici secondi, che purtroppo si sono rivelati fatali.