LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Arresto cardiaco segnalato via app: "In 4 minuti ero lì"

L’autista soccorritore Matteo Semprucci ha salvato la vita a un 43enne colpito da malore a Cattolica: "Cruciale il messaggio sul telefono"

Matteo Semprucci ha potuto contribuire al salvataggio di un uomo di 43 anni, colpito da arresto cardiaco

Matteo Semprucci ha potuto contribuire al salvataggio di un uomo di 43 anni, colpito da arresto cardiaco

Rimini, 30 agosto 2024 – Una notifica sul telefonino che salva la vita. E’ una storia a lieto fine quella che ha visto protagonista il cattolichino Matteo Semprucci, 35 anni, insegnante di religione alla Fondazione Karis di Rimini, presidente della scuola calcio Città di Cattolica FC, nonché volontario della Croce Blu di Bellaria. Grazie ai corsi di formazione effettuati, domenica scorsa ha potuto contribuire al salvataggio di un uomo di 43 anni, colpito da arresto cardiaco in via Dante, nel centro di Cattolica. Merito anche di un’App e dell’avviso diramato sullo smartphone di Matteo. Si tratta di Dae RespondER, realizzata dalla Regione. Il funzionamento è semplice. Quando la centrale operativa del 118 identifica un sospetto caso di arresto cardiaco in luogo pubblico attiva l’App; chi riceve la richiesta di intervento, può dare la propria disponibilità. Così è accaduto anche domenica scorsa, quando sul telefonino di Semprucci è arrivata la notifica con le coordinate del luogo da raggiungere.

"Ero con un mio amico da Mc Donald’s, quando è arrivato l’avviso su un caso di arresto cardiaco in via Dante. Nel giro di pochi minuti ho raggiunto il punto indicato. Quando sono giunto in via Dante c’erano già alcune persone che stavano massaggiando l’uomo: circostanza fondamentale per il salvataggio. Mi sono qualificato come autista soccorritore e sono subentrato nel continuare il massaggio cardiaco. Poco dopo è giunto anche il defibrillatore, portato sul posto dagli agenti della polizia locale. E’ stato collegato al paziente e il dispositivo ha cominciato ad effettuare l’analisi. Dopo un po’, il defibrillatore ha consigliato di effettuare uno shock e così è partita la prima scarica. L’uomo però non ha ripreso coscienza e così abbiamo continuato l’Rcp. Dopo circa 7 o 8 minuti da quando ero giunto in via Dante – ripercorre ancora Semprucci –, è arrivata anche l’ambulanza, seguito poco dopo dall’automedica. Ho continuato a praticare il massaggio, mentre autista e infermiere scendevano e si preparavano all’intervento".

In via Dante si sono vissuti momenti di grande tensione. Il paziente, steso a terra, continuava a non dare segni di vita. La paura aumentava di secondo in secondo, tra gli sforzi incessanti degli operatori del 118 e dei volontari presenti. Tutti sono rimasti con il fiato sospeso, fino a quando, si è sentita la voce dell’infermiere: "Respira!". "Il battito era tornato – spiega Semprucci –. In quel momento ci siamo rasserenati. Il paziente è stato caricato in ambulanza, stabilizzato e accompagnato in pronto soccorso a Rimini".