Rimini, 29 maggio 2019 - È stata un'intossicazione da monossido di carbonio ad uccidere India Muccioli, la nipote 18enne del fondatore di San Patrignano, Vincenzo, e figlia di Andrea Muccioli che ha guidato la comunità fino al 2011. La giovane è stata trovata senza vita domenica nella vecchia casa di famiglia, in via Isotta a Rimini, di cui aveva le chiavi e nella quale si recava saltuariamente: ha acceso un braciere per scaldare l'aria e poi si è addormentata sul divano. Quando il padre il giorno dopo l'ha trovata era troppo tardi.
Il funerale di India si terrà domani, giovedì 30 maggio, nella Chiesa parrocchiale di Sant'Agostino, in centro a Rimini alle 15.
L'avvocato Alessandro Catrani, che rappresenta la famiglia, ha dato notizia dell'esame autoptico svolto dal medico legale Mauro Pesaresi, al quale ha partecipato Donatella Fedeli, come consulente tecnico incaricato dalla famiglia.
"Abbiamo appreso, dal nostro consulente - ha detto Catrani - che i dati obiettivi, in attesa della conferma delle analisi di laboratorio, depongono per un'intossicazione da monossido avvenuta nella notte. Ciò anche in considerazione dell'accertata assenza di segni ed evidenze che depongano per altre dinamiche. Tale quadro, riteniamo, appare sempre più coerente ormai con la tragica ipotesi della fatalità".
"La famiglia, distrutta dal dolore - conclude il legale - desidera ringraziare la cittadinanza e le tantissime persone care di ogni dove per il calore e l'affetto ricevuto incessantemente in queste drammatiche ore".
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