FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Incubo in famiglia, arrestato l’orco. Scaglia la figlia neonata sul letto e minaccia di morte la compagna

In carcere un riminese di 26 anni accusato di aver massacrato di botte anche la piccola di un anno e mezzo. Scoperto grazie al coraggio della mamma che scappa di casa e chiede aiuto in un negozio di Riccione.

Il riminese di 26 anni è stato arrestato dai carabinieri di Riccione, allertati dal titolare del market (foto di repertorio)

Il riminese di 26 anni è stato arrestato dai carabinieri di Riccione, allertati dal titolare del market (foto di repertorio)

di Francesco ZuppiroliErano giorni che la situazione in casa era divenuta insostenibile. In quella camera di un residence di Riccione dove una coppia di 26enni vivono assieme alla figlia piccola di un anno e mezzo. Lì, dove martedì pomeriggio al culmine dell’ennesima lite tra mamma e papà, lui, un riminese di 26 anni, prima di scagliarsi contro la compagna avrebbe alzato per il bavero del body la sua stessa figlia neonata, scaraventandola con violenza nel letto rischiando di farla cadere. E poi le minacce. Di uccidere la piccola e la madre stessa, se quest’ultima non si fosse inginocchiata per chiedergli scusa.

È questa la follia che martedì scorso ha messo in fuga da quella convivenza degli orrori la povera ragazza disperata, con in braccio la figlioletta piccola. Così la donna, dopo avere rinchiuso a chiave in camera il 26enne, una volta che quest’ultimo si era addormentato dopo il litigio, si è presentata alla porta di un negozio di viale Dante, per chiedere aiuto. Un disperato rifugio dal compagno impazzito sulle loro tracce dopo numerose minacce di morte. Una situazione surreale a cui però, fortunatamente, il negoziante ha dato subito credito chiudendo nel magazzino la giovane spaventata e la sua bambina, prima di chiamare i soccorsi.

Appena in tempo per evitare il peggio poiché di lì a poco alla porta del market si è presentato lo stesso 26enne che, su tutte le furie, era riuscito a calarsi giù dal balcone del residence e raggiungere il luogo dove aveva visto rifugiarsi la compagna. Il tempestivo arrivo dei carabinieri ha però impedito che la situazione degenerasse, bloccando quindi il riminese sulla soglia dell’esercizio commerciale per poi trasferirlo in caserma per ulteriori accertamenti. La ragazza e la bambina di un anno e mezzo sono invece state trasferite all’ospedale di Rimini, dove entrambe sono poi state dimesse con una prognosi di 10 giorni per i lividi sul volto e sul corpo provocati dalle percosse subite.

La stessa ragazza infatti, nel sporgere la denuncia-querela contro il 26enne ha ripercorso con i militari dell’Arma numerosi episodi di violenza che da circa due anni si verificavano nel corso di quella convivenza difficile. Violenze fisiche che non avrebbero risparmiato neppure la bambina piccola, più volte sculacciata e colpita in viso con degli schiaffi. Nei confronti della mamma, nonché compagna dell’indagato, il 26enne invece sarebbe arrivato a minacciarla più volte di morte, brandendo anche un coltellaccio da cucina lungo una ventina di centimetri che i carabinieri hanno poi trovato e sequestrato durante la perquisizione della stanza del residence in cui la coppia alloggiava a Riccione. Il 26enne, difeso dall’avvocato Thomas Martinini, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate e trasferito in carcere su disposizione del pm di turno Luca Bertuzzi.