Non era la prima volta che quella badante, una moldava di 55 anni, dava segni di squilibrio. Nell’arco dei quattro mesi, da quando una famiglia di Riccione l’aveva assunta per badare una 98enne affetta da demenza senile, era già capitato a luglio che la badante venisse trovata nel letto completamente ubriaca, dove essersi disinteressata tutto il giorno della propria assistita. Un precedente a cui, però, martedì ha fatto seguito un episodio ancora più grave. Quando alcuni vicini di casa dell’anziana riccionese avrebbero visto la badante in stato di aleterazione strattonare la donna terrorizzata. Sempre secondo le testimonianze poi riferite anche alla nipote, l’anziana sarebbe stata anche colpita con tre pugni sulle spalle dalla stessa badante. Una condotta che sarebbe stata tenuta dalla 55enne sempre da ubriaca, come ha poi suggerito alle forze dell’ordine la bottiglia di vino vuota trovata nella stanza della badante moldava.
Sono state proprio queste segnalazioni fatte dal vicinato a fare scattare immediatamente l’allarme tra i familiari della 98enne in balìa della badante. Sul posto dunque sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Riccione, che hanno quindi invitato la badante a fare le valigie ed allontanarsi dall’appartamento dell’anziana. Di tutta risposta però, la badante moldava avrebbe iniziato a correre su per le scale dell’appartamento, urlando a squarciagola. Un comportamento che ha portato i carabinieri a bloccare con più decisione la donna fino a quando, apparentemente, la 55enne non ha ritrovato la calma.
Calma sì, ma prima della tempesta. Poiché non è bastato quanto successo poco prima alla 55enne, che di lì a poco avrebbe ripreso a offendere e colpire i militari dell’arma intervenuti. Una condotta culminata quando, del tutto fuori controllo, la 55enne moldava ha iniziato a tirare anche calci e pugni ai carabinieri, ferendoli in maniera lieve, una volta caricata a bordo della gazzella di servizio prima di essere portata in caserma.
L’atteggiamento ostile della moldava sarebbe poi continuato per tutto il tragitto verso la caserma, dove è stata poi trattenuta prima di essere processata ieri mattina per direttissima in tribunale. Qui la cinquantacinquenne badante moldava, assistita dall’avvocato Flavio Moscatt, ha dovuto rispondere dei reati resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.