
L’analisi di Battistini (Camera di commercio). L’export negli Usa vale 374 milioni
I dazi spaventano e non potrebbe essere altrimenti. Ma (anche) dalla Camera di commercio della Romagna arriva un invito alla calma. "Rimbocchiamoci le maniche – guarda avanti il presidente Carlo Battistini (nella foto) – e cerchiamo alternative. Pur mantenendo le relazioni con partner tradizionali come gli Stati Uniti, è cruciale esplorare nuove opportunità in aree geografiche in crescita. Siamo consapevoli dell’importanza di diversificare i mercati di sbocco per le nostre imprese".
I dati della Camera di Commercio dicono che l’export delle aziende della provincia di Rimini negli Usa vale 374,9 milioni di euro (il 12,8% del totale). Le importanzioni invece raggiungono quota 32,6 milioni, il saldo commerciale risulta quindi positivo (+342,3 milioni) e il valore complessivo dell’interscambio è di 407,5 milioni. I principali prodotti esportati negli Stati Uniti sono navi e imbarcazioni (24%), bevande (23,5%), macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (14,4%), apparecchi per uso domestico (7,2%), utensili e oggetti di ferramenta (6,2%), abbigliamento (4,3%). "Sono diversi – osserva Battistini – i mercati potenzialmente favorevoli per l’export di queste tipologie di prodotti. Restando in Europa, ma al di fuori dell’Ue, penso alla Svizzera, ai Paesi dei Balcani che non fanno parte dell’Unione, all’Albania e alla Turchia. Poi c’è l’Asia: in Cina è possibile recuperare quote perdute, Paesi in crescita come Indonesia, Malesia e Thailandia non vanno trascurati. Così come costituiscono un bacino interessante alcune aree del Medio Oriente a partire dagli Emirati Arabi. E si può guardare anche alla stessa America, penso ad esempio al Canada, e all’Oceania".
Negli ultimi 10 anni l’incidenza dell’export verso gli Usa è cresciuta, passando dall’8,5% del 2014 al 12,8% del 2024. Esportazioni ora minacciate dai dazi di Trump. "La Camera di commercio – dice Battistini – metterà a disposizione delle imprese strumenti e servizi per affrontare le sfide del mercato globale".
Giuseppe Catapano