REDAZIONE RIMINI

Incidente Riccione, il racconto: una era seduta sui binari, l'altra ha tentato di salvarla

Il giorno dopo la tragedia in cui hanno perso la vita Giulia e Alessia Pisanu, è stato messo un mazzo di fiori sui binari. E sbuca una nuova testimonianza. La ricostruzione degli ultimi momenti di vita delle due ragazze, la telefonata al padre prima di morire

Riccione, 1 agosto 2022 - Il giorno del pianto. Dopo lo strazio e l’orrore di un 31 luglio d'inferno alla stazione di Riccione, dove hanno perso la vita Giulia e Alessia Pisanu, le sorelle bolognesi di 17 e 15 anni (video), un mazzo di fiori è comparso in mattinata nel luogo in cui le giovani hanno perso la vita, travolte da un Frecciarossa lanciato ai 200 orari in direzione Milano. La Procura non ha ravvisato anomalie né irregolarità nei sistemi di sicurezza della stazione di Riccione. 

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I fiori alla stazione di Riccione e nel riquadro una foto di Alessia e Giulia
I fiori alla stazione di Riccione e nel riquadro una foto di Alessia e Giulia

E mentre due città piangono per la disgrazia e i fiori segnano il punto in cui è accaduto qualcosa di drammaticamente indelebile, si aggiungono nuove testimonianze della dinamica.

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"La ragazza col vestito verde l’ho vista seduta sul binario 1 - così racconta Stefano Grati, che ieri si trovava in stazione di ritorno da una serata in Riviera -. L’amica, che poi ho scoperto essere la sorella, a quel punto è scesa sui binari per cercare di portarla in salvo. L’altoparlante aveva annunciato il transito del treno e a quel punto non c’è stato niente da fare. È stata una scena che non dimenticherò e per cui il primo pensiero è stato per la famiglia di queste povere ragazze".

Il giovane ha specificato che quella seduta in mezzo ai binari indossava "un vestito verde", e quindi si tratterebbe di Alessia, mentre l'altra era "vestita di nero". Il treno arrivato a tutta velocità ha centrato entrambe. "Ho sentito un botto, un'esplosione, come se fosse una bomba", racconta il giovane. La maggior parte dei testimoni ha riferito invece di aver visto la maggiore, Giulia, sui binari e Alessia seduta a terra sulla banchina, per poi scendere e raggiungere la sorella.  Il treno ha fischiato, ma a quel punto era impossibile evitare un impatto terribile.

Secondo il macchinista pare che la ragazza si trovasse sui binari con il volto e lo sguardo fisso rivolto verso il treno. 

Le indagini della Questura non scartano al momento nessuna delle ipotesi, dalla tragica fatalità al suicidio, proseguono, in particolare sui filmati delle telecamere alla ricerca di ulteriori particolari. Anche se, da quanto trapela, pare che le immagini utili riprendano solo il momento dello schianto. 

Al momento l'indagine aperta dalla magistratura è a modello 45, fascicolo che non prevede notizie di reato, né indagati. Sono anche esclusi per motivi tecnici esami tossicologici sui resti delle due ragazze. Probabile invece un esame del Dna per accertare compiutamente l'identità delle due sorelle visto che il riconoscimento ieri da parte del padre, arrivato a Rimini, accompagnato dal fratello, non può considerarsi definitivo.

Nel paese in provincia di Bologna dove vivevano, Castenaso, è stato annunciato il lutto cittadino per il giorno dei funerali, che ancora non sono stati fissati.

Cosa è successo: dalla serata in discoteca alla tragedia

Giulia e Alessia Pisanu erano state alla discoteca Peter Pan (qui a una delle due hanno rubato borsa e telefonino). Quando escono, cercano un taxi. Non lo trovano. Un ragazzo vede la sorella più grande stanca, sdraiata, nel parcheggio. La riconosce, si avvicina e si offre con il suo amico di dare un passaggio alle due sorelle in stazione. Durante il tragitto una delle sorelle, visto che un telefonino era stato rubato e l'altro era scarico, chiede al ragazzo di prestarle il telefono e chiama il padre. "Stiamo tornando in stazione", è il messaggio che inviano al genitore. Arrivano in stazione alle 6,50, alle 7 la tragedia.

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