REDAZIONE RIMINI

Inceneritore Coriano esplosione, aperto fascicolo per lesioni colpose. Dimessi due dei tre operai feriti

Il più giovane, 28 anni, è in rianimazione a Cesena ma non in pericolo di vita. Arpae: “Escluse criticità ambientali”. Secondo le primissime ricostruzioni una scintilla potrebbe essere entrata in contatto con una miscela esplosiva provocando lo scoppio

Coriano (Rimini), 23 gennaio 2024 – Il giorno dopo l’esplosione all’inceneritore di Coriano (Rimini) la Procura ha aperto un fascicolo per lesioni colpose contro ignoti. La struttura è rimasta chiusa. 

Due dei tre feriti, il 62enne ricoverato a Riccione e il 49enne ricoverato a Rimini sono stati già dimessi. Il più giovane dopo 12 ore di osservazione è stato dimesso stamattina alle 6. L’altro già ieri notte, aveva un’ustione di primo grado al volto, non grave: 7 giorni di prognosi per lui.

Il 28enne italiano che si trova invece a Cesena è in rianimazione con prognosi riservata ma non in pericolo di vita. Ha riportato una grave intossicazione da fumo, ma ustioni lievi. 

Inceneritore esploso a Coriano, si indaga per lesioni colpose (foto Migliorini)
Inceneritore esploso a Coriano, si indaga per lesioni colpose (foto Migliorini)

Le analisi di Arpae: “Escluse criticità ambientali”

Nel pomeriggio di ieri i tecnici di Arpae sono subito intervenuti su richiesta del corpo provinciale dei Vigili del fuoco di Rimini per esaminare la qualità dell’aria. L’incendio, sviluppatosi immediatamente dopo l’esplosione (foto), è stato comunque rapidamente controllato dai pompieri e risultava già spento all’arrivo dei tecnici Arpae. I controlli effettuati sulle emissioni dell’impianto, che è provvisto di un sistema di monitoraggio in continuo, evidenziano che non vi sono state anomalie nelle emissioni, risultate sempre entro i parametri e i limiti di legge prescritti. Si possono pertanto escludere effetti sull’ambiente provocati dall’incendio, essendo stato lo stesso rapidamente controllato (sia per l’attivazione del sistema antincendio sia per l’intervento dei Vigili del fuoco) e avendo l’incendio interessato solo un quantitativo modesto di rifiuti. Si è riscontrato che i tecnici di Herambiente (società che gestisce il termovalorizzatore) hanno avviato le procedure di sicurezza e di spegnimento dell’impianto, in corso al momento dell’intervento. Herambiente ha confermato che la linea di incenerimento non è stata interessata dall’evento e ha funzionato correttamente per tutta la durata dell’evento e fino al termine dello stesso.

Le cause al vaglio

Ancora non sono note le cause delle esplosioni che sono al vaglio di carabinieri e vigili del fuoco; presumibilmente sono da ricondursi ad anomali conferimenti di rifiuti presenti tra quelli urbani in ingresso all’impianto (petardi inesplosi, bombole o simili). Secondo le primissime ricostruzioni i tre operai si trovavano al lavoro vicino al nastro trasportatore dei rifiuti per un’opera di manutenzione quando mediante l’utilizzo di un flessibile, una scintilla potrebbe essere entrata in contatto con una miscela esplosiva e poi ha provocato lo scoppio.

Intanto questa mattina il sindaco di Coriano, Gianluca Ugolini, e l'assessore all'Ambiente, Anna Pazzaglia incontrano in Municipio l'amministratore delegato di Herambiente, Andrea Ramonda, dopo il sopralluogo di quest'ultimo all'impianto di Raibano, assieme a Roberto Fabbri dell'area manager Rimini Gruppo Hera. Arriva così la conferma che le indagini sono in corso per verificare con esattezza quale sia stato il materiale che ha prodotto l'esplosione. L'impianto è "in completa sicurezza".