
In strada anziché sulla ciclabile: multati 52 ciclisti in poche ore
Rimini, 3 luglio 2024 – Nessuno sconto per quei ciclisti che pedalano in strada, anziché sulla pista ciclabile. Da alcuni giorni gli uomini della polizia stradale di Novafeltria stanno facendo controlli serrati sulle strade: nel mirino i ciclisti amatoriali (specialmente quelli con le bici da corsa) che viaggiano sulla carreggiata normale anziché utilizzare la pista ciclabile a fianco.
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I controlli degli agenti si sono concentrati in particolare a Santarcangelo, lungo la Santarcangiolese, nel tratto tra la zona della Collina dei Poeti e Poggio Torriana, dove c’è un’ampia pista ciclopedonale con tanto di cartello. Domenica è stata una strage: sono stati 52 i ciclisti multati in poche ore dalla stradale, di cui 36 proprio in quel tratto di Santarcangiolesi. I poliziotti hanno fermato sia i gruppi sia chi pedalava da solo, poi si sono spostati in un altro tratto. E ieri mattina hanno fatto il bis, tornando ancora una volta sulla Santarcangiolese: altri controlli e altre sanzioni.
Tra i ciclisti sanzionati domenica tantissimi (anzi, praticamente tutti) hanno vivamente protestato per le multe. Qualcuno ha fatto notare che quella sulla Santarcangiolese non è una ciclabile, ma una ciclopedonale, dove passano anche i pedoni. C’è chi ha ricordato agli agenti che non c’è obbligo di pedalare su quella ciclopedonale, trattandosi di un percorso promiscuo per pedoni e ciclisti. "Lo dice anche il ministero dei Trasporti che non siamo obbligati a usarla", ha insistito qualcuno. Niente da fare. Gli agenti delle tre pattuglie sul posto, coordinati dal comandante della stradale di Novafeltria Tomas Santolini, hanno evelato verbali a raffica: multe di 60 euro a ciascun ciclista. E hanno risposto che lì c’è l’obbligo di usare la ciclabile, "come è indicato dallo stesso cartello". A nulla insomma sono valse le proteste: chi pedalava in strada e non sulla ciclopedonale è stato multato. E la scena si è ripetuta anche ieri mattina. "I controlli andranno avanti nei prossimi giorni: è una questione di sicurezza, per i ciclisti stessi prima di tutto", dicono dalla polizia stradale. Ma il popolo dei ciclisti è in rivolta. La notizia delle multe è corsa veloce sulle chat e sui social. E alcuni dei multati hanno già promesso battaglia legale: "Impugneremo le sanzioni, perché sono illegittime".