
Sono raddoppiate, in due anni, le persone che lavorano per conto di Amazon a Santarcangelo. Nel centro di distribuzione lungo la Tolemaide, una delle otto strutture del colosso presenti in Emilia Romagna, attualmente lavorano a tempo indeterminato - come operatori del magazzino - oltre 60 dipendenti assunti direttamente da Amazon, a cui va aggiunto tutto l’indotto, inclusi i corrieri (che lavorano per aziende esterne). In totale sono circa 300 le persone a cui lo stabilimento di Amazon a Santarcangelo dà lavoro, altri 35 sono stati reclutati da poco per le festività natalizie.
Lo sbarco del colosso è croce e delizia per la città, e più volte è stato oggetto di feroci critiche, anche da parte della minoranza. E quando, a marzo, si è svolto il primo sciopero in Italia dei lavoratori della filiera di Amazon, la partecipazione è stata massiccia anche a Santarcangelo. Il gigante dell’ecommerce ha sempre preferito non replicare alle polemiche in città, e preferisce parlare con i numeri. Nel giro di due anni "sono state ampiamente superate le previsioni occupazionali stimate inizialmente stimate". Tra i dipendenti assunti a Santarcangelo c’è anche Hajiar Naji Idrissi, che lavora come operatrice di magazzino dal novembre 2019, Hajiar è una studentessa universitaria, è iscritta al corso di criminalistica e scienze investigative-forensi dell’EFI (l’European Forensic Institute) a Malta. "Questo lavoro – racconta Hajiar – mi permette di conciliare vita professionale e universitaria. Mi offre infatti la flessibilità necessaria per poter proseguire i miei studi e, allo stesso tempo, crescere sul posto di lavoro perché Amazon ti dà tutti gli strumenti per poter lavorare al meglio. È stato così anche nei mesi più difficili della pandemia. In Amazon, fino a oggi, ho sempre trovato qualcuno pronto a supportarmi".