Imputati nei processi: il Comune li mette ‘alla prova’ negli uffici. Rinnovato l’accordo col tribunale: quest’anno sei persone sono state impegnate in lavori di pubblica utilità

A Bellaria Igea Marina la seconda chance per chi ha commesso reati minori: lavori socialmente utili e inclusione sociale come alternative alla pena tradizionale.

Imputati nei processi: il Comune li mette ‘alla prova’ negli uffici. Rinnovato l’accordo col  tribunale: quest’anno sei persone sono state impegnate in lavori di pubblica utilità

Filippo Giorgetti, sindaco di Bellaria Igea Marina

A tutti si concede una seconda possibilità. E a Bellaria Igea Marina una seconda chance a chi ha commesso un reato di lieve entità, o si trova in un processo penale pendente, viene data. È infatti fresca di rinnovo (il patto è stato stipulato il 31 ottobre) la convenzione tra il Comune e il tribunale di Rimini sulla Messa alla prova (Map). In sintesi, si tratta dell’opportunità per un imputato di essere ‘messo alla prova’, facendo lavori socialmente utili, ancora prima che il processo termini e venga emessa sentenza. Difatti il processo si sospende e l’imputato, sulla base delle disposizioni del giudice, effettua per un determinato periodo di tempo delle mansioni legate al benessere della città, sotto controllo dell’Ufficio esecuzione penale esterna. Le attività, che l’imputato svolge gratuitamente in questo lasso di tempo, sono di vario genere. Si passa infatti dal servizio in protezione civile alla tutela del patrimonio ambientale, senza considerare le attività legate alla sfera socio sanitaria. Da qui poi due strade. Se la prova viene ritenuta svolta all’altezza dal giudice, il reato si estingue. Viceversa, il processo continua. Ma non solo.

Il Comune di Bellaria, in accordo con il tribunale di Rimini, da tempo propone, come pena alternativa a coloro che hanno infranto il codice della strada, lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità (Lpu). Un modo quindi per i colpevoli di scontare la propria pena senza finire in carcere o dover pagare una multa. Dati alla mano il progetto di inclusione sociale di Bellaria Igea Marina funziona. Solo nel 2024, sei cittadini hanno accumulato un totale di 759 ore di attività nei lavori di pubblica utilità nei servizi amministrativi.

Per quanto riguarda poi le ‘messe alla prova’ nei primi nove mesi del 2024, altri sei cittadini hanno seguito questo percorso, contribuendo per 650 ore ai servizi sociali e alla cura del territorio. Tutto ciò, sotto l’occhio vigile della locale stazione dei carabinieri, diretta dal luogotenente Roberto Cabras. "Si tratta di iniziative dal grande valore sia simbolico che concreto – dichiara il sindaco Filippo Giorgetti – Diamo una mano a chi è in difficoltà in cambio di un aiuto prezioso per la città". Inoltre, secondo il sindaco "merita di essere sottolineato l’atteggiamento collaborativo e la sensibilità, dimostrati dai dipendenti comunali che accolgono questi cittadini includendoli nella propria routine lavorativa e mettendoli nelle condizioni di completare il proprio percorso in maniera virtuosa e utile alla collettività".

Aldo Di Tommaso