Il primo a puntare il dito contro Migani è stato l’ex patron di Fiat e Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo. Lo scorso marzo il fu presidente del Cavallino aveva citato in giudizio a Londra il broker riminese con la richiesta di un risarcimento da 50 milioni di euro. Anche il figlio di Luca, Matteo, aveva parlato di una perdita da 350mila euro legata ai servizi proposti dalla distaccata londinese del gruppo ’Xy’. Ma poi, dai Cordero di Montezemolo gli approfondimenti finanziari sulle attività di Migani si sono presto allargate a macchia d’olio. E l’inchiesta coordinata dalla Procura di Milano ha portato alla luce tante altre presunte vittime illustri, finite nella rete finanziaria imputata al 51enne. Dalla cantante e musicista Caterina Caselli a Giorgetto Giugiaro, il fondatore della Italdesign e tra i più noti creatori di linee d’auto del mondo. Con loro, anche Luigi Filippo Orsi Mangelli Avera, di una famiglia dell’industria tessile, e Federica Minozzi, imprenditrice di Iris Ceramica Group e protagonista anche di una docuserie televisiva. Tutti si sarebbero affidati alla consulenza di Migani per poi vedere i propri milioni andare in fumo.
CronacaImprenditori, artisti e cantanti. Ecco i ’paperoni’ finiti nella rete