REDAZIONE RIMINI

Il vescovo: "Accogliamo i migranti: servono cibo, case e amore"

In occasione della Giornata Mondiale dei Migranti e dei Rifugiati, il vescovo di Rimini lancia un appello: case, cibo, lavoro, documenti regolari e soprattutto amore per accogliere i profughi. La diocesi e le parrocchie sono pronte ad aiutare, chiedendo alle famiglie riminesi di ospitare piccoli gruppi di 3-4 persone.

"C’è bisogno di case e cibo, di lavoro e documenti regolari, e soprattutto di amore per i migranti". Così ieri il vescovo di Rimini, monsignor Nicolò Anselmi, sul tema dell’accoglienza, in occasione della 109esima ’Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati’. Un invito che il vescovo ha fatto durante la messa in Duomo. "È fin troppo facile ricordare che Gesù stesso – ha sottolineato – è stato un migrante e un rifugiato politico". Anselmi ha voluto citare così un’esperienza che gli è rimasta impressa: "Ho visto una parrocchia, una comunità di persone che si sono autotassate con 10 euro al mese per affittare appartamenti a 70 famiglie. Con il contratto intestato alla parrocchia e il permesso del parroco e del vescovo accoglievano famiglie straniere o ex carcerati o senza fissa dimora. Piccoli gruppi, formati da 3 o 4 persone. I padroni di casa erano contenti". Ecco allora che "c’è bisogno di case, cibo, lavoro, documenti regolari, ma soprattutto di amore e accoglienza, per avere una vita bella e felice. Quella che Dio – conclude il vescovo – ha pensato per tutti noi".

La diocesi già da tempo è scesa in campo, insieme alle parrocchie, per accogliere i profughi. E ha lanciato un appello alle famiglie riminesi chiedendo (a chi può) disponibilità a ospitare piccoli gruppi di 3 o 4 persone ciascuno.