MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Il Tour fa sorridere Rimini. Un affare da 10 milioni: "Ma gli operatori potevano fare di più per la festa"

In città pochi addobbi e scenografie nelle attività per la Grande Boucle. Le associazioni di categoria: "Occasione persa, serviva il contributo di tutti".

Il Tour fa sorridere Rimini. Un affare da 10 milioni: "Ma gli operatori potevano fare di più per la festa"

Il Tour fa sorridere Rimini. Un affare da 10 milioni: "Ma gli operatori potevano fare di più per la festa"

L’onda gialla sul lungomare di Rimini, al traguardo. Le migliaia di persone lungo le nostre strade attraversate dal Tour, da Novafeltria a San Leo, da San Marino a Rimini. Negli occhi abbiamo ancora le emozionanti immagini di sabato. Per la nostra provincia, per la città di Rimini, ospitare la prima tappa della Grande boucle è stato un enorme spot: ci hanno visto in tv in quasi 200 paesi nel mondo. Ed è stato anche un grande affare, con un indotto stimato in 10 milioni solo per Rimini. "Un evento unico, e Rimini ha risposto presente – dice Gianni Indino, presidente della Confcommercio – Ospitare il Tour ha avuto un grande ricaduta economica e mediatica per il nostro territorio. Hanno lavorato bene tanti ristoranti, bar, negozi". Negli hotel le presenze legate al Tour (tra squadre, organizzatori, appassionati) si stimano in circa 25mila.

Tutto bene, o quasi. Perché, nonostante il Comune e le associazioni di categoria avessero invitato gli operatori a preparare addobbi, cartelli e scenografie per la Grande boucle, l’hanno fatto in pochi. "Ma noi – assicura Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi – avevamo sollecitato ripetutamente i nostri associati a preparare gli addobbi per il Tour. Ringrazio tutti quelli che l’hanno fatto, contribuendo così alla festa a Rimini. Per tutti coloro che non hanno fatto nulla, direi che hanno perso un’occasione". Detto questo, "Rimini in generale ha fatto una bellissima figura sabato. Ed è andata bene sotto ogni punto di vista, nonostante le difficoltà e i disagi che un evento come il Tour de France comporta". Anche per Indino "gli operatori riminesi, in generale, potevano fare di più. Devo dire che ho visto molte belle cose. C’erano vetrine addobbate al meglio in diversi negozi in centro storico e al mare, lo stesso hanno fatto anche vari locali". Resta la sensazione che "si poteva fare di più. Magari attraverso un’azione coordinata con il Comune e mettendo a disposizione il materiale agli operatori.

Serve una collaborazione maggiore con l’amministrazione sui grandi eventi. A giorni ci sarà la Notte rosa: forse è tardi pensare a qualcosa di speciale per questa edizione, ma se vogliamo rilanciare il territorio con i grandi eventi possiamo e dobbiamo fare di più, tutti insieme".