REDAZIONE RIMINI

Tour de France 2024 a Rimini, una sfida che vale milioni

La tappa della Grand Boucle nel 2024 ci costerà più della Notte rosa, ma si stima un indotto economico quattro volte superiore all’investimento

di Manuel Spadazzi

Dieci milioni per convincere gli organizzatori del Tour de France a far partire la Grand Boucle dall’Italia . A tanto ammonta l’investimento previsto per ospitare le prime 4 tappe del Tour nel 2024. L’Emilia Romagna ci lavora da tre anni, e con l’aiuto della Toscana quello che pareva fino a poco tempo fa solo un sogno, ora è un progetto solido e con buonissime chance di concretizzarsi. Anche se la Regione continua a frenare visto che, come ribadito l’altro ieri dall’assessore al turismo dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini, "l’accordo non è ancora concluso". Ma si respira un cauto ottimismo sulla riuscita dell’impresa. A Bologna come a Rimini, che potrebbe ospitare il traguardo della prima tappa, che partirebbe da Firenze. La data, nel caso, dovrebbe essere il 6 luglio 2024. Cadrebbe durante il weekend della Notte rosa, e a Palazzo Garampi la giudicano un’accoppiata fantastica. Tanto che l’idea, se andrà in porto l’operazione per il Tour de France, è quella di confermare il Capodanno dell’estate nel tradizionale primo fine settimana di luglio. Anche perché, dopo la prima tappa con arrivo a Rimini, la seconda - domenica - partirà da Cesenatico con destinazione Bologna. Per ora è solo un’ipotesi, come lasciano intendere da Palazzo Garampi: prima di ogni decisione, andranno fatte tutte le necessarie valutazioni anche dal punto di vista della viabilità e dell’ordine pubblico.

Intanto Rimini ha già trovato sulla strada un alleato importante. Dopo la recente firma per il rinnovo della MotoGp a Misano fino al 2026, San Marino è pronto a tirare la volata alla Riviera per il Tour de France. "La nostra Repubblica ha già ospitato numerose tappe del Giro d’Italia – è la premessa di Teodoro Lonfernini, segretario di stato al turismo di San Marino – E’ evidente che, di fronte alla possibilità di portare qui il Tour de France, saremmo ben lieti di collaborare e fare la nostra parte". Naturalmente, anche se Lonfernini non lo dice, in cambio della collaborazione San Marino vorrebbe far parte del percorso della tappa.

Aspettando conferme, a Rimini hanno già cominciato a fare i primi conti. Per ospitare l’arrivo di tappa, gli organizzatori del Tour chiedono alle città 300mila euro. Non sarà l’unica spesa da sostenere. Ci sono poi tutti i costi per le scenografie e gli addobbi, così come per gli eventi collaterali. Insomma, ci costerà molto più della Notte rosa, ma ne vale la pena. E la Riviera ha dimostrato di saperci fare con i successi per tappe del Giro d’Italia. L’investimento necessario per il Tour de France sarà decisamente più elevato, rispetto al Giro. Ecco perché il Comune di Rimini e la Regione stanno già sondando importanti aziende private pronte a fare da sponsor locali. Un investimento, come detto, che sarà ampiamente ripagato. Perché la carovana del Tour porta a ogni tappa più di 4mila persone tra squadre, organizzatori, addetti ai lavori, ospiti, giornalisti. E perché la Grand Boucle è una macchina da soldi, anche per le città di tappa. Per ogni euro investito si stima un indotto economico 3 o 4 volte superiore... Senza dimenticare poi che il Tour viene trasmesso in tivù in oltre 200 paesi.