
Da sinistra: Alberto Bianchi, i cugini Gabriele e Fabrizio Pagliarani durante i lavori di sistemazione del bagno 25, appena acquistato
Rimini, 26 febbraio 2025 – Molti bagnini venderebbero domani igli stabilimenti, se trovassero qualcuno disposto a comprare. Con il caos sulle concessioni, tra i futuri bandi per assegnare le attività della spiaggia e i tribunali che giudicano illegittima la proroga del governo fino al 2027 (ultimo il Tar della Liguria), gli operatori temono di perdere le loro imprese nel giro di pochi anni. Ma c’è ancora chi ci crede e investe. È il caso dei titolari del bagno Tiki 26, che hanno appena acquistato il bagno 25. Un investimento "importante" (da centinaia di migliaia di euro, ndr) quello sostenuto dai cugini Fabrizio e Gabriele Pagliarani, titolari dal 1987 del bagno 26, e dal loro socio Alberto Bianchi, che da mezzo secolo gestisce con la famiglia il ristorante.
Cambiano vita e acquistano un bagno: “Il nostro sogno”
La prima domanda è scontata: chi ve l’ha fatto fare, con il rischio di non vedervi più rinnovare la concessione tra un paio di anni?
"La prima risposta – sorride Fabrizio Pagliarani – potrebbe essere: siamo matti, incoscienti. È quello che ha detto qualche collega quando l’ha saputo e forse un po’ lo siamo. La verità è che da anni cercavamo di ampliarci, per avere più spazi per lo sport, le attività legate al benessere, altri servizi. Crediamo nel nostro lavoro, nella nostra città, nel turismo. Il nuovo piano spiaggia va in questa direzione: bagni accorpati per aumentare e migliorare i servizi. Si sono finalmente create le condizioni e abbiamo comprato le quote del bagno 25".
Quindi anche la concessione?
"Sì, anche la concessione".
Il 25 diventerà uno stabilimento unico con il 26?
"L’idea è quella. Abbiamo già iniziato i lavori. Il 26 è praticamente già pronto per la stagione, il 25 aprirà per Pasqua. Questa domenica invece, se il tempo ci assiste, apriamo il ristorante".
Come cambierà il bagno 25?
"Per quest’estate i cambiamenti saranno limitatii, perché non abbiamo molto tempo. Avrà i colori bianco e azzurro, gli stessi del bagno 26. Riorganizzeremo poi tutta l’area dedicata allo sport".
Nuovi campi in arrivo?
"Sì, ne realizzeremo altri. Arriveremo in totale a 7 campi tra beachvolley, beachtennis, footvolley. Uno dei campi da beachvolley sarà una vera arena, con possibilità di montare tribune. Ospiteremo vari eventi, tra cui un torneo internazionale di beachvolley femminile a fine giugno".
Investirete anche su altri servizi? Magari giochi d’acqua e piscine...
"Prima bisogna capire come andrà a finire la questione concessioni. Se riusciremo a mantenere la spiaggia, riqualificheremo completamente gli stabilimenti, il ristorante e anche i servizi".
Quanto fanno paura l’incertezza sulla proroga e la prospettiva dei futuri bandi per le concessioni?
"Navighiamo tutti a vista. Ma secondo noi il Comune, con il nuovo piano spiaggia che dà la possibilità anche di piccoli accorpamenti (tra due bagni e un bar ristorante) ha imboccato la strada giusta in vista delle future gare. Al di là dei bandi, a tutti quelli che fanno turismo a Rimini dovrebbe essere chiara una cosa".
Quale?
"A Rimini la spiaggia ha bisogno di strutture nuove e più moderne. Vale lo stesso per il nostro sistema alberghiero, che va riqualificato. Dobbiamo pensare più in grande".
Insomma: nonostante il caos spiagge, comprare un altro bagno non è un salto nel vuoto...
"No. Era l’occasione che aspettavamo e l’abbiamo colta. Sono certo che da lassù mio padre Vittorio, morto l’estate scorsa, sta dicendo: burdél ci mat, ma avi’ fat ben".