
Il terrore dei balneari. Biagini: "Mi attaccano, ma non mi fanno paura"
Avvocato Roberto Biagini, è stato ’diffidato’ da praticamente tutte le principali associazioni di categoria dei balneari. Sostengono, tra l’altro, che lei causa ’potenziali turbative dell’ordine pubblico’. Nonché di ’invitare i cittadini a comportamenti in constrasto con provvedimenti amministrativi’. Ora che fa, getta la spugna?
"Tutt’altro – attacca il presidente Conamal, Coordinamento nazionale mare libero –. Intanto ho già risposto per iscritto all’avvocato incaricato dalle associazioni, Cristina Pozzi. Poi se vuole le dico come la vedo. Più che una diffida, è una lettera di intimidazione. Ma io non mi lascio intimidire".
Neanche ora che il Consiglio di Stato ha stabilito che in spiaggia ’prevale l’interesse privato a continuare l’attività dello stabilimento balneare’, anche a concessione scaduta, poiché i Comuni non sono nelle condizioni di affidare il demanio a terzi?
"Sono ordinanze, non sentenze. E si riferiscono a un caso specifico, Comune di Amalfi, che non ha valenza generale".
I balneari sostengono il contrario.
"Sanno di agire fuori concessione, e ci mettono dentro tutto. Le concessioni sono scadute lo scorso 31 dicembre, le proroghe non sono legittime". Ma nessuno sembra accorgersene.
"Appunto. Se la magistratura contestasse, ritirando la licenza, nessuno potrebbe opporre nulla".
Il Comune di Rimini, come migliaia di altri in Italia, ha fatto un atto di indirzzo per consentire la stagione in assenza di bandi.
"Atto indifendibile. Ripeto, se procura e Agcom, l’Autorità della concorrenza e del mercato, agissero, si dovrebbe prenderne atto".
Fosse per lei cosa farebbe?
"Avrei già fatto le evidenze pubbliche".
Se è per quello le avrebbe fatte anche qualche associazione di balneari. E poi?
"Inizierei le procedure di incameramento delle strutture rimovibili. E avrei già fatto le evidenze pubbliche". Perché ce l’ha coi bagnini?
"Non ce l’ho coi bagnini. Loro finché non c’è un provvedimento stanno lì, lo capisco. Fanno bene. Ce l’ho con la politica che non fa le legge, ce l’ho con chi non interviene con provvedimenti autorizzativi. Il Comune fa controlli in bar, negozi, alberghi. In spiaggia niente".
Lei invita ad occupare le spiagge? "Non la fascia di libero transito, sulla riva, ma stare in spiaggia e prendere liberamente e gratuitamente il sole è un diritto".
Mario Gradara