REDAZIONE RIMINI

Il Sigep ha ‘digerito’ anche la pandemia

Si è chiusa la rassegna: presenze in linea con quelle del 2020, quando in Fiera si presentarono oltre 200mila visitatori

Il Sigep ha ‘digerito’ anche la pandemia

Sarà capitato a tanti, fra coloro che c’erano in questi giorni e c’erano anche nel 2020, di ripercorrere con la mente le istantanee di tre anni fa: i corridoi brulicanti di gente, la folla accalcata agli ingressi, gli show cooking dei volti celebri della pasticceria presi d’assalto, quasi fossero un concerto rock. Ora arrivano i numeri ufficiali – diramati da Italian exhibition group – a confermare quella che, finora, era stata solo un’impressione dei visitatori più attenti: il Sigep 2023 si è chiuso ieri sera con un record di presenze, in linea con quello registrato nel 2020 (allora il dato superava abbondantemente i 200mila ingressi). Dopo il periodo buio della pandemia, l’edizione solo digitale del 2021 e quella del 2022, fortemente condizionata dalle restrizioni e posticipata al mese di marzo (un rinvio che aveva costretto molti operatori, già impegnati nella stagione, a dare forfait), la kermesse riminese si getta alle spalle i brutti ricordi e dimostra di essere tornata agli antichi splendori.

Il Sigep della fiducia ritrovata è stato quello del quartiere fieristico interamente ‘sold out’, con oltre mille brand espositori distribuiti su 28 padiglioni, per oltre 130mila metri quadri di expo. Ed è stata certamente l’edizione più aperta all’internazionalizzazione, perché il foodservice dolce, malgrado due anni vissuti fra mille difficoltà, riesce ancora a diffondere nel mondo tecnologie all’avanguardia e talenti. I visitatori esteri, fa sapere ancora Ieg, sono arrivati a Rimini da 155 Paesi. Per quanto riguarda le provenienze: 77% Europa, con Germania, Spagna, Grecia, Francia e Gran Bretagna ai primi posti; 12% Asia e Medio Oriente, con prevalenza da Israele, Libano, India, Corea e Paesi dell’Area del Golfo; 7% Americhe, con Stati Uniti, Canada, Messico, Brasile e Argentina ai primi posti e 4% Africa, in primis da Marocco, Algeria Egitto, Libia e Nigeria. L’evento ha richiamato, inoltre, 450 top buyer provenienti da 78 paesi del mondo, grazie alla partnership con Ice Agenzia e il ministero degli Affari Esteri.

In fiera erano rappresentate le filiere del gelato artigianale, della pasticceria, del cioccolato, del caffè e della panificazione, quest’ultima potenziata dalla contemporaneità con AB Tech expo, il salone internazionale delle tecnologie e prodotti per l’arte bianca. Ha attirato una nutrita partecipazione il calendario di appuntamenti quotidiani alla Vision plaza, al centro del quartiere fieristico: è qui che si è riflettuto, in particolare, sulle nuove tendenze in atto nel mondo del foodservice dolce, il cui valore d’affari si aggira, solo in Italia, intorno ai 60 miliardi di euro.

Alla chiusura del Sigep sono state annunciate le date della prossima edizione, la 45esima: dal 20 al 24 gennaio 2024, sempre alla fiera di Rimini. Ma per la kermesse si profila prima un nuovo, ambizioso appuntamento: dal 10 al 12 maggio 2023, Sigep volerà in Cina e, grazie alla partnership con Fiera di Colonia, approderà a Shenzhen. Qui la manifestazione si svolgerà in contemporanea con Anufood China, la principale fiera alimentare della Cina meridionale, con una media di 30mila visitatori all’anno. Un’altra vetrina da non perdere, insomma, per le eccellenze italiane del dolce.

Maddalena De Franchis