REDAZIONE RIMINI

Il saluto del comandante: "Lascio una città più sicura"

Dopo 32 anni ai carabinieri di Santarcangelo, Giuseppe Pizzarelli si congeda "Aumentati i reati odiosi come i furti, ma anche il nostro sforzo per contrastarli".

Il saluto del comandante: "Lascio una città più sicura"

Appende la divisa al chiodo dopo 40 anni nei carabinieri, di cui 32 passati in servizio proprio a Santarcangelo. "Ma anche se vado in pensione, per i santarcangiolesi ci sarò sempre", assicura Giuseppe Pizzarelli. Nei giorni scorsi anche la sindaca Alice Parma ha voluto salutare il comandante della stazione di Santarcangelo e ringraziarlo per il lavoro svolto. Origini pugliesi, Pizzarelli è entrato in accademia nel 198 e dopo quattro anni a Cervia e due a Rimini ha preso servizio a Santarcangelo il 5 maggio 1991, come vicecomandante di Nello Muzzi. Poi, con il pensionamento di Muzzi, è diventato comandante. "Lavorare per più di 30 anni nella stessa città è stato un privilegio. Oggi è diventato rarissimo tra noi carabinieri. Santarcangelo è diventata la mia casa, per questo ho deciso di restare a vivere qui".

Santarcangelo è diventata una città meno sicura rispetto a quando lei arrivò nel 1991?

"Certi reati sono aumentati, qui come nel resto d’Italia. Penso ai furti, alle truffe, e naturalmente ai reati di stalking e maltrattamenti. Ma Santarcangelo resta fondamentalmente una città sicura, lo dimostra anche il fatto che tante aziende hanno investito qui. E anche il numero dei reati, complessivamente, è stabile: siamo a poco meno di migliaio l’anno. Un dato che, in rapporto al numero di residenti, ci colloca sotto la media provinciale".

Ma i furti restano una piaga.

"Vero, per questo mi auguro più sensibilità e collaborazione da parte dei cittadini. È diventato sempre più importante installare telecamere e sistemi d’allarmi collegati alle centrali operative. Ma anche segnalazioni più puntuali e precise possono fare la differenza e aiutarci a sgominare le bande in azione. Così come per contrastare le truffe agli anziani".

Anche quelle sono aumentate parecchio?

"Sì, per questo facciamo iniziative con gli anziani in parrocchia, al centro sociale, per informarli e spiegare loro come difendersi".

A Santarcangelo negli ultimi anni sono aumentati anche gli episodi che coinvolgono i più giovani.

"Purtroppo è un fenomeno diffuso, non riguarda solo Santarcangelo. Ma abbiamo fatto interventi e anche opera di prevenzione. Questa è una città dove hanno aperto molti locali negli ultimi anni, ma non ci sono situazioni e problemi di ordine pubblico paragonabili a quelli nella Vecchia pescheria di Rimini. Il target di chi frequenta i locali di Santarcangelo è alto".