di Donatella Filippi
Ancora qualche giorno di attesa, poi una settimana cruciale per il futuro del Rimini. La prossima, con l’uscita di scena dai playoff ormai digerita e il progetto di un nuovo ‘Romeo Neri’ messo sul tavolo, sarà fondamentale per capire le intenzioni del club di Piazzale del Popolo. Perché l’assetto societario sarà determinante per vedere più chiaramente il presente, ma anche le prospettive. Qualcosa bolle in pentola, questo ormai è chiaro e il coperchio presto verra tolto. Ci sono da stilare programmi, c’è da riorganizzare una macchina che sin qui è andata forte, ma che ha bisogno di avere più benzina nel motore. Alfredo Rota, in fin dei conti, questo lo ha sempre detto. Il presidente del Rimini, anche non più di qualche settimana fa, ha ribadito la sua voglia di continuare in biancorosso, ma anche senza nascondere di non poter procedere in solitudine. In tanti in questi anni si sono avvicinati al numero uno del club con progetti più o meno concreti. Nessuno lo ha fatto mai in maniera decisa. Ora si potrebbe voltare pagina, ma la trattativa evidentemente non è ancora matura. Ecco perché la prossima sarà una settimana decisiva. E non si tratta di pensare al nuovo allenatore o al nuovo bomber.
Ma a qualcosa di ancora più importante per la vita della centenaria società biancorossa. Così, ogni decisione tecnica è stata messa in stand by. Con un’unica certezza, quella dell’addio di Marco Gaburro che dopo due stagioni chiude il suo ciclo in riviera. Anche se ancora da casa Rimini non sono arrivate comunicazioni in questo senso. La stessa strada del mister potrebbero prenderla anche diversi giocatori in scadenza di contratto.
È il caso di Tanasa, al quale non mancano le offerte in serie D. Ma anche di Mencagli che pur avendo giocato con il contagocce, tra un infortunio e l’altro, piace anche a qualche club di C. Insomma, finisce un ciclo, quello del magnifico Rimini che il professionismo lo ha conquistato nella primavera dello scorso anno. Ma un altro è pronto ad aprirsi e le basi sono state gettate. Perché è facile pensare di poter ripartire dalle mani di Zaccagno o dai gol di Santini. Anche se ci sarà da difenderli a denti stretti, entrambi con ancora un anno di contratto in biancorosso. Per il resto c’è tempo e ci sono milioni di cose da valutare. Per ora ci si gusta un po’ di contorno andando alla ricerca della sede ideale dove poter svolgere il ritiro estivo. Dovrà trascorrere un bel pezzo di estate per arrivare a quel giorno, ma è utile muoversi in tempo. Poi i protagonisti di quelle sudate estive impareremo a conoscerli cammin facendo. A partire dal nuovo timoniere sul quale, assicurano i ben informati, il ds Maniero ha già messo gli occhi. Ma bisogna attendere prima di rimettere in moto la macchina.