
Il progetto sicurezza sbarca a Fontanelle
Il progetto di rigenerazione urbana e sicurezza integrata nel segno della cultura a San Lorenzo ha dato "buoni frutti": così il Comune intende replicarlo a Fontanelle. Ad annunciarlo, affiancata tra gli altri dagli assessori Capocasa, Imola, Villa e Zoffoli, da Città Teatro e dai vertici della Polizia locale, coinvolti in ‘Laboratorio San Lorenzo quartiere clandestino, urbano, contemporaneo’, ieri è stata la sindaca Daniela Angelini, certa di contare su un secondo finanziamento della Regione, che per il primo progetto pilota interdisciplinare ha stanziato oltre 100mila euro ai quali si sono aggiunte altre risorse del Comune. Sono state organizzate iniziative culturali, volte a coinvolgere giovani, anziani e famiglie. Lavoro che, sottolinea la sindaca "serve anche per fare prevenzione, aggregare e ricucire una città che negli ultimi anni ha vissuto di conflitti". Dunque, come sottolinea Gian Guido Nobili, del servizio Politiche per la sicurezza e Polizia locale della Regione il modello adottato è quello di "una sicurezza costruita insieme alla comunità". Con questo accordo di programma San Lorenzo, che registrava piccoli episodi di criminalità, truffe agli anziani e vandalismi "ora può contare su uno standard di sicurezza più elevato – assicura l’assessore Oreste Capocasa – Questo grazie all’installazione di nuove telecamere (otto, delle quali due leggono le targhe dei veicoli in transito) primo passo verso una progressiva implementazione dell’intero sistema di videosorveglianza". È sempre di Capocasa l’idea di nominare un anziano della zona, quale confidente, ponte tra residenti e Polizia locale per acquisire informazioni utili alla sicurezza. Incisivo pure il potenziamento dell’illuminazione.
Nives Concolino