REDAZIONE RIMINI

Il Papa omaggia Fellini: "Il suo film ’La Strada’ mi è rimasto nel cuore"

La rassegna ‘La settima arte’ cominciata con un videomessaggio del Pontefice. Domani il premio a Carlo Verdone: "Sarò nella città del mio idolo e amico".

Il Papa omaggia Fellini: "Il suo film ’La Strada’ mi è rimasto nel cuore"

Rimini a tutto cinema. Fino a domenica prosegue la sesta edizione della rassegna ‘La Settima Arte Cinema e Industria’. Manifestazione organizzata da Confindustria Romagna e Università di Bologna – Dipartimento delle Arti, in collaborazione con il Comune di Rimini. L’apertura, ieri, è stata dedicata al film Premio Oscar del 1954 ’La Strada’ di Federico Fellini che compie 70 anni. Un convegno alla Cineteca di via Gambalunga che si è aperto con un video messaggio di Papa Francesco. Il Pontefice ha ricordato le emozioni delle pellicole felliniane, viste da bambino a Buenos Aires a casa di nonna Rosa o al cinema. Nel video, a proposito de La Strada, ha detto: "Mi è rimasta nel cuore. Quel film incomincia con le lacrime e finisce con le lacrime; incomincia alla riva del mare e finisce alla riva del mare. Ma soprattutto mi è rimasta nel cuore la scena del pazzo con la pietrina, che dà il senso della vita a quella ragazza". Oggi il convegno si sposta al Teatro degli Atti in via Cairoli, dalle 9.30. Mentre dalle 17.30 a Borgo San Giuliano sarà inaugurato il murales dedicato al film. Si tratta di un’opera del pittore albanese che da oltre trent’anni vive a Rimini, Agim Sulaj. L’omaggio vede in via Padella il ritorno di Zampanò. Fino a domenica non mancheranno proiezioni, dibattiti e approfondimenti. Tra questi l’anteprima della proiezione de El Paraìso alle 21 al Cinema Teatro Tiberio e la presentazione dei libri alla Cineteca di via Gambalunga: domani alle 15.30 ’Le 250 serie tv da non perdere’ di Mario Sesti e ’Sergio Citti. La poesia scellerata del cinema’, a cura di Matteo Pollone e Caterina Taricano.

Intanto è attesissimo Carlo Verdone che domani sarà a Rimini per ritirare il Premio Cinema e Industria ad honorem. La cerimonia sarà alle 18.30 al Teatro Galli e a condurla sarà la giornalista Paola Basaluzzo. Oltre all’artista romano saranno consegnati i riconoscimenti Cinema e Industria, assegnati dalla giuria di esperti presieduta dal regista Pupi Avati, anche a Giampaolo Letta (Premio alla Produzione), Andrea Romeo (Premio alla Distribuzione), Laura Muccino (Premio ai Casting Director), Marco Spoletini (Premio al Montaggio). Nella cerimonia sarà consegnato anche il Premio Valpharma per il cinema giunto alla quinta edizione e attribuito a professioniste under 40 che lavorano nell’industria cinematografica e che quest’anno va alla regista Laura Samani. Verdone è l’ospite di punta di questa edizione. Lui con Federico Fellini aveva un legame profondo, da sempre. Come vi siete conosciuti? "Era un amico di famiglia. Veniva spesso a casa e a cena da noi. L’amicizia nacque quando uscì La Dolce Vita e mio padre scrisse una bellissima recensione su Il Quotidiano. Era un giornale cattolico e venne licenziato. Fellini lo venne a sapere e lo volle conoscere. Così diventarono molto amici. A legarli anche la passione per la storia del Circo. Nel 1991 invitai Fellini a vedere le prove generali del mio Il Barbiere di Siviglia al Teatro dell’Opera e mi scrisse una lettera bellissima". Un legame profondo che però anche lo stesso Carlo Verdone coltivò, proprio dopo quell’invito: "Per una settimana mi telefonò ogni mattina alle 7. Parlavamo di come stava cambiando la società. Mi chiedeva delle mode, dei giovani e delle tendenze. Non riusciva a capire Michael Jackson. Poi mise una sua canzone ne La vode della luna. Fellini è il più grande regista italiano e nei primi ciqnue a livello mondiale". Tutto il programma su www.lasettimarte.it.

Francesco Pierucci