Il Duomo torna a brindare. Riaprire il Nomi, il bar al piano terra del modernissimo hotel a quattro stelle, era tra gli obiettivi di Leonardo Patacconi fin da quando il giovane imprenditore ha rilevato l’alberto all’asta. Patacconi, 33 anni, figlio del compianto Stefano (fondatore del tour operator Condor viaggi, poi venduto nel 2018 proprio da Leonardo), ha messo le mani sull’albergo progettato dal celebre architetto Ron Arad a febbraio. Ha acquisito il Duomo all’asta per 2,5 milioni, battendo la concorrenza di una società con sede a Milano.
L’imprenditore e la moglie Polina si stanno occupando direttamente della gestione dell’hotel, e hanno già eseguito alcuni lavori per sistemare e riqualificare le camere e gli spazi comuni. "Ma proseguiremo presto – assicura – con altri investimenti, per migliorare ancora la struttura. Che resta bellissima". E bellissimo è anche il Nomi, il bar al piano terra. Fino a pochi anni fa – con la vecchia gestione – il locale era aperto non solo ai clienti dell’hotel ma a tutti. Ha ospitato per anni feste, aperitivi ed eventi. Ed è quello che tornerà a fare con Patacconi. "L’apertura sarà il 14 dicembre – spiegano lui e la moglie – Ripartiamo con due collaborazioni importanti: a gestire il Nomi con noi ci saranno lo staff del Castello di Albereto guidato da Simone Ricci ed Enrico Ferri, sommelier di fama internazionale". L’obiettivo dichiarato è "fare del Nomi un locale di alta qualità, un ritrovo per riminesi e turisti. Puntiamo a un target medio-alto". Il locale "sarà aperto tutti i giorni (tranne il lunedì), solo di sera. Al Nomi si potrà fare l’aperitivo, cenare e bere qualcosa in tarda serata. Non organizzeremo feste stile discoteca, questo no, com’è accaduto in passato. Ma non mancheranno la musica e gli eventi". Inoltre "il Nomi sarà disponibile per eventi aziendali e convention private". Il locale del Duomo ritroverà così la sua vocazione, dopo che negli ultimi anni è stato a servizio soltanto dei clienti dell’albergo.
Intanto per Patacconi è già tempo di fare i primi bilanci della gestione. "Abbiamo rilevato il Duomo alla fine di febbraio, ma i risultati fin qui sono stati incoraggianti. Rispetto al 2022 il fatturato è aumentato del 10 per cento e ci aspettiamo una crescita ancora più importante per il prossimo anno. Inoltre con la riapertura del Nomi amplieremo l’attività. Questo ci consentirà di lavorare ancora meglio".
Manuel Spadazzi