"Il mio progetto per ridare vita al bar Angelini"

Elio Tognoni (ex Victor) lavora al rilancio dello storico pubblico esercizio dell’Abissinia .

"Il mio progetto per ridare vita al bar Angelini"

Elio Tognoni per tanti anni alla guida del Victor in viale Ceccarini

"Un progetto ambizioso, che vuole, dare a Riccione ciò che merita". Elio Tognoni non vuole sbilanciarsi, ma quando parla del futuro del Bar Angelini, all’incrocio tra i viali Gramsci e San Martino, ha il sorriso stampato sul viso. E’ lui il consulente chiamato dalla proprietà, Franco Piccioni, a far risorgere il pubblico esercizio che per tanto tempo è stato un punto di riferimento per la zona mare, ma nelle ultime stagioni ha abdicato alla sua storia. L’annuncio della chiusura lo aveva dato la famiglia Morri sul finire del 2021. Con l’ultimo giorno dell’anno si chiuse una storia importante. Claudio Morri aveva rilevato il locale nel 1969, e da allora non aveva mai mancato di stare dietro al bancone a servire migliaia di clienti, anno dopo anno, anche grazie alle figlie Cristiana e Federica che gli erano subentrate nel corso del tempo. Fu un addio da groppo in gola, disse allora Claudio Morri. E lo fu anche per gli operatori della zona di viale San Martino che videro venir meno un punto di riferimento.

Oggi si guarda al rilancio, e non è solo un modo di dire ci tiene a sottolineare Tognoni, una garanzia nel settore. Il suo nome è legato a quello del Victor in viale Ceccarini, un locale che ha accompagnato l’evoluzione della zona centrale per decenni, garantendo un luogo ricercato e glamour per un tipo di offerta che ha caratterizzato Riccione ben oltre i suoi confini. Oggi Tognoni ha una nuova sfida, ben avviata. "Domani, assieme alla proprietà, abbiamo un incontro con tre diversi progettisti per stabilire quale progetto ha le caratteristiche necessarie per essere tradotto in realtà. Al momento non posso dire di più, ma sarà un locale multifunzione". Non rimane che leggere tra le righe. Il termine bar sarà molto stretto al nuovo esercizio. Il futuro locale che si troverà al posto del Bar Angelini vuole guardare in alto, a una clientela che all’Abissinia non manca. In zona, negli ultimi anni si sono riqualificati diversi hotel, ma per clienti in cerca di luoghi esclusivi le alternative scarseggiano e il trasferimento nell’isola pedonale diviene obbligatorio. Il futuro Bar Angelini vuole essere un faro acceso sull’Abissinia e le premesse ci sono tutte a partite dalla metratura, circa 400 metri quadrati per accogliere arredi e clienti. "Sarà un salto di qualità" dice Tognoni. "Assieme a Piccioni intendiamo aprire il nuovo locale già a Pasqua. Sarà un luogo che darà impulso all’intera area, una bella cosa per Riccione". Tognoni al momento è nella veste di consulente, ma seguirà anche le fasi iniziali del locale, assicura. Un avviamento necessario per far diventare il locale qualcosa di importante non solo per l’Abissinia.

Andrea Oliva