Il sipario del Teatro della Regina di Cattolica si alza per La grande magia, commedia di Eduardo De Filippo. A interpretare questo classico della prosa italiana, domani alle 21, con la regia di Gabriele Russo, sarà Natalino Balasso, nel ruolo di Calogero Di Spelta, marito tradito, assieme a Michele Di Mauro e altri attori.
"E’ stato un lavoro collettivo in quanto realizzato da una compagnia formata da undici attori. Chi lo vedrà capirà che bisogna essere molto accordati per fare uno spettacolo di questo genere".
Chi è Calogero?
"E’ un personaggio che subodora, teme e vive nella paura che la moglie, bella donna, lo tradisca. Questo incubo attraversa tutto lo spettacolo, fedele al testo di De Filippo. Rispetto l’originale infatti non è stata cambiata neppure una virgola, vedremo quindi rappresentata l’opera fedelmente, ma attraverso il filtro dell’incubo, molto interessante, studiato dal regista".
Cosa rappresenta questo personaggio?
"Rispecchia la posizione del piccolo borghese, che vive ancorato nelle sue certezze e nelle sue paure, non ama cambiare idea, né chi le mette in discussione per cui si trincera dietro un qualcosa che crede vero. Il mago truffaldino, ingannandolo, aiuta la moglie a fuggire con il suo amante per poi consegnare a Calogero una scatola che dice essere magica e nella quale c’è la moglie, ma che lui può aprire solo se ha fede, altrimenti rischia di non vederla più. Così impazzisce e pur di rimanere nella sua certezza, lascia la scatola chiusa".
La commedia è del 1948, ma questa figura resta attuale?
"E’ così, non so però se perché era avanti il testo o perché andiamo indietro noi. Oggi siamo un po’ tutti piccoli borghesi, un po’ diversi da Calogero, perché la società non è ricca, anzi la classe media si sta impoverendo per le misure fiscali degli ultimi anni. Così oggi il piccolo borghese vive nella sua paura, alimentata da telegiornali e informazioni. Il mondo del consumo ha infatti bisogno di un popolo pauroso, siamo molto simili a Calogero, anche perché restii a cambiare idea".
Cos’altro ha in cantiere?
"Mi dedico al teatro e al cinema fatto in casa. Sto finendo di montare il film ‘Tu Slip’, disponibile dal 7 dicembre tramite abbonamento sulla piattaforma Circolo Balasso, dove si trovano tutti i miei video".
Rieccola intanto in Romagna. "Della riviera e della collina ho bellissimi ricordi. Qui ho sempre trovato quell’armonia e serenità che mi ha consentito di lavorare bene. E’ un luogo che trovo bello anche per la gente e i locali. Con la compagnia degli Gnorri abbiamo vissuto mesi a San Giovanni in Marignano per cui conosco bene la riviera".
Nives Concolino