Il Kas8 riparte dalla Papa Giovanni: "Diventerà la casa di tutti i giovani del territorio"

Il Kas8 di Bellaria Igea Marina diventa un luogo inclusivo per i giovani grazie all'impegno dell'associazione Papa Giovanni XXIII e del vicesindaco Grassi. Attività coinvolgenti e collaborazione per creare un ambiente positivo e generativo.

Il Kas8 riparte dalla Papa Giovanni: "Diventerà la casa di tutti i giovani del territorio"

Il Kas8 di Bellaria Igea Marina diventa un luogo inclusivo per i giovani grazie all'impegno dell'associazione Papa Giovanni XXIII e del vicesindaco Grassi. Attività coinvolgenti e collaborazione per creare un ambiente positivo e generativo.

"Il Kas8 deve diventare la casa dei giovani, un luogo inclusivo e generativo dove ognuno possa sentirsi protagonista". È questo l’augurio di Fethi Atakol dell’associazione Papa Giovanni XXIII, che ieri, insieme al vicesindaco Francesco Grassi, ha dato il via al nuovo corso del centro giovanile Kas8 di Bellaria Igea Marina. Dopo il cambio di gestione avvenuto a settembre il centro ha riaperto ufficialmente.

Cosa vi ha spinto a rilanciare il Kas8?

"Come comunità, sentivamo il dovere di ‘offrire un luogo ai giovani’, proprio come diceva don Oreste Benzi. L’obiettivo è animare il centro affinché i ragazzi stessi diventino protagonisti".

Con quali attività li coinvolgerete?

"Per ora prevediamo tre incontri pomeridiani a settimana dove sarà importante ascoltarsi e instaurare un rapporto autentico. Senza dimenticare che andremo, anche noi stessi a conoscere i ragazzi, direttamente nei loro luoghi di ritrovo, per capire le loro esigenze. Ci sono vari laboratori artistici in programma, che uniscono attività analogiche e digitali".

Farete tutto da soli?

"No, assolutamente. Solo collaborando possiamo costruire qualcosa di significativo. Grazie al contributo di Comune, famiglie, educatori e adulti di buona volontà renderemo questo spazio ancora più inclusivo".

Come porterete i valori della Papa Giovanni nel progetto?

"Viviamo in una società complessa dove i giovani perdono le proprie certezze. Il nostro compito è prevenire il disagio e creare un contesto positivo, o, come dico io, costruire ‘agio’".

Aldo Di Tommaso