Chiuso da oltre una dozzina di anni, il Grand Hotel di Riccione ha riaperto i battenti, mettendo a disposizione dei turisti parte delle suite del primo piano. Si tratta di quelle che portano i nomi dei grandi ospiti accolti in passato, come il presidente della Repubblica Francesco Cossiga, la principessa di Giordania Haya bint al-Hussein, reali dell’Arabia Saudita e Emmanuel Milingo, ex arcivescovo zambiano. A confermare l’apertura dell’albergo progettato nel 1929 dall’architetto Rutilio Ceccolini per volere del commendatore Gaetano Ceschina, è il patron Gianni Andreatta, beneficiario economico e procuratore della società Gic. Già accolte alcune decine di vacanzieri, mentre sul registro sono annotate diverse prenotazioni per le prossime settimane.
Al momento la struttura accoglie venticinque persone per volta, che per i pasti fanno riferimento alla Bouvette, nello stessa area del Grand Hotel, ma si lavora per andare oltre, una parte delle camere e delle suite è infatti in ristrutturazione. Come fa sapere Andreatta: "Oltre alle suite del primo piano sono a disposizione dei clienti anche i saloni e la terrazza per organizzare feste ed eventi, pubblici e privati, che, nonostante la chiusura della parte ricettiva, nel corso degli anni si sono comunque tenuti. L’ultimo è di ieri sera". La gestione è stata affidata alla società Gyf, amministrata da imprenditori di Riccione, Francesco Marinelli e Yandi Paniagua. La società si è impegnata economicamente a portare a termine la ristrutturazione dell’intero complesso. L’intento è quello di procedere per gradi fino alla totale apertura. "Abbiamo ripreso il percorso che avevamo intrapreso con il compianto sindaco Massimo Pironi, nel momento in cui era stato presentato anche l’ambizioso progetto dell’intera area _ racconta Andreatta _, ora si cerca di ripartire con quanto ci viene consentito dalla legge e con il placet della Sovrintendenza". Dopo tanti anni di chiusura, la riapertura non è semplice, ma non manca l’entusiasmo e neppure le idee. C’è infatti l’intenzione di rendere fruibile già dal 2024 anche il terzo piano per riservarlo agli studenti provenienti da istituti alberghieri, italiani e stranieri, che verranno a Riccione per frequentare master e corsi di formazione. Non a caso Andreatta con altri soci ha ufficialmente costituito l’associazione senza scopo di lucro ‘Alta scuola diffusa di Turismo Grand Hotel Riccione’, centro professionale per gli studi turistico - alberghieri, l’obiettivo di contribuire a formare il personale nel periodo post scolastico. "Progetto da portare avanti con Federalberghi, amministrazione comunale, Provincia, Regione, istituti alberghieri e perché no, con il ministero del Turismo _ conclude Andreatta _. La sede sarà qui, ma corsi e master si potranno tenere in altre strutture ricettive".
Nives Concolino