REDAZIONE RIMINI

Il granchio blu tra i piedi dei bagnanti "Dobbiamo abituarci ed evitare che proliferi"

Primi avvistamenti della specie ‘aliena’ davanti alle spiagge di Igea e Viserba

Il granchio blu tra i piedi dei bagnanti  "Dobbiamo abituarci ed evitare che proliferi"

Il granchio blu tra i piedi dei bagnanti "Dobbiamo abituarci ed evitare che proliferi"

In spiaggia con il granchio blu. Negli ultimi giorni ‘l’alieno’ arrivato in Adriatico è stato visto da bagnanti a Igea Marina e a Viserba, a due passi dalla battigia. Difficile non riconoscerlo viste le dimensioni tutt’altro che ridotte, e la colorazione blu. E’ da circa un anno che l’associazione Mariscadoras costituita da cinque ragazze riminesi monitora la presenza del Granchio blu davanti alle coste della provincia. A oggi si è lontani dalla quantità di esemplari presenti nella Sacca di Goro e di Scardovari, "ma è importante tenerlo sotto controllo e non sbagliare le azioni da mettere in campo per evitare che il granchio blu possa proliferare a ritmi elevati", precisa Sauro Pari, il presidente di Fondazione cetacea. "Ad incidere sulla proliferazione nella Sacca di Goro il fatto che sono stati pescati i maschi, gli esemplari più grossi, lasciando così crescere femmine e piccoli. Non dimentichiamo poi che il granchio blu è molto vorace e rappresenta un predatore anche per i piccoli della medesima specie. Poi c’è stata l’alluvione di maggio che ha portato nel Delta del Po gli esemplari che stavano nei fiumi. Dobbiamo abituarci alla sua presenza: il granchio blu non se ne andrà dalla nostra costa".

Intanto l’attività di Mariscadoras mira a farne un prodotto ittico da servire in tavola, tanto da aver spedito già a Miami il primo container con i granchi blu pescato nella Sacca e poi lavorati da un’azienda di Venezia.

a.ol.