REDAZIONE RIMINI

Il Gran Bar non ha più gli occhi a mandorla

Lo storico locale dell’Isola ceduto dai gestori di origine cinese a una cordata di imprenditori locali, guidati da ’Rio’ Capriotti e Masciantonio

Nuova gestione per il Gran Bar, che a partire dal primo luglio ’torna alle origini’. Dopo alcuni anni di gestioni effettuate da famiglie di origine cinese, gestioni che non sono mai riuscite a far decollare il locale tra i fiori all’occhiello dell’Isola dei Platani, lo storico Gran Bar ritorna in mano a imprenditori locali. Ovvero, a una cordata guidata da Enrico ’Rio’ Capriotti e Fabrizio Masciantonio, "con altre persone che collaborano e supportano la gestione", spiega Luca Capriotti, fratello di Enrico, che compare in una immagine postata sui social locali insieme ad altre persone, tra le quali Massimo Ceccarelli. ’Rio’ Capriotti e Masciantonio sono imprenditori molto noti e stimati in città. Il primo ha avviato e gestito con successo diversi bar e ristoranti, alcuni anche sulla spiaggia. Ad oggi è socio di un importante ristobar sull’arenile di Cesenatico, dove ha collaborato direttamente fino all’estate scorsa. Fabrizio Masciantonio è contitolare del Caffè Fauno, storico locale di piazza Matteotti, che da sempre gestisce con la sua famiglia (anche se negli ultimi anni si è dedicato anche ad altre attività nel settore, su scala nazionale). A dare il "benvenuto agli imprenditori di Bellaria Igea Marina per la nuova gestione del Gran Bar Cafè, dal 1954 nel Centro commerciale naturale Isola dei Platani, zona piazza don Minzoni", è Massimiliano Stacchini, commercianti del ’salotto buono’ cittadino, sui social. Nel cartello affisso all’esterno del locale, che fu rilevato a inizio anni Novanta dal compianto Felice Duraccio, detto Nenè, e gestito a lungo dall’imprenditore di origine campana insieme alla moglie e ai tre figli, si legge: "Nuova apertura! Vi aspettiamo dal 1° luglio. Caffetteria, pasticceria, gelateria, aperitivi".

Qualche anno addietro, molto dopo la scomparsa prematura di Nené, l’attività venne ceduta a una famiglia di origini cinesi, proveniente dal Ravennate. Poi un paio di passaggi di mano, sempre tra imprenditori di origine orientale, senza che il Gran Bar riuscisse a tornare ai livelli di eccellenza, tantomeno di frequentazione, che l’avevano caratterizzato nei decenni precedenti. esto cambio di gestione – commenta Max Berlini, responsabile Confesercenti –, positivo che subentrino personaggi della città. Penso sia un percorso che passa dal Polo Est, e prosegue, cercando evidentemente di unire i punti strategici sul territorio. Il Gran Bar è sempre stato un valore aggiunto dell’offerta turistica e non solo. E’ tra i locali che fanno vivere l’Isola dei Platani per dodici mesi l’anno. E con la nuova piazza Don Minzoni l’appeal dell’area aumenta ancora".

Mario Gradara