REDAZIONE RIMINI

Il ‘film’ della morte di Pierina. Video con un figurante di colore per cristallizzare la prova regina

La scorsa notte la squadra mobile è tornata sulla scena del crimine per eseguire alcune simulazioni. In sei ore la polizia ha compiuto rilievi nel raggio della telecamera della farmacia e nei garage sotterranei. .

I rilievi compiuti tra giovedì e venerdì dalla polizia. (. foto Migliorini

I rilievi compiuti tra giovedì e venerdì dalla polizia. (. foto Migliorini

di Francesco Zuppiroli

L’orologio segna le 22 in punto. Un’ora non casuale quella in cui nella notte tra giovedì e ieri la squadra mobile diretta dal commissario capo Marco Masia è tornata in forze in via del Ciclamino, supportata anche dalla polizia Scientifica di Roma, per cesellare e rafforzare ancora di più gli elementi tecnici a favore del mosaico accusatorio impalcato contro Louis Dassilva, ritenuto dalla Procura il killer di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa da 29 coltellate nel seminterrato di casa sua il 3 ottobre scorso.

È stato un sopralluogo lungo, minuzioso, quello di ieri, che ha impegnato decine di agenti di mobile e Scientifica dalle 22 circa alle 4 della notte. Sei ore importantissime con affaccio sul Riesame e quell’udienza del 9 settembre quando il Tribunale sarà chiamato a valutare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Rimini lo scorso 16 luglio e per effetto della quale il metalmeccanico 34enne Louis Dassilva si trova in carcere. Ma se da un lato c’è la difesa dell’indagato che si prepara a voler smontare pezzo dopo pezzo gli elementi della Procura contro l’assistito, dall’altra parte del braccio di ferro legale ci sono gli investigatori. Una squadra mobile che per l’appunto ieri sera è tornata in via del Ciclamino proprio a ridosso di quelle 22.13 e 22.17, ore in cui rispettivamente Pierina è stata uccisa e quando la telecamera della farmacia del Villaggio San Martino ha immortalato la figura di un uomo di pelle scura con un particolare movimento della spalla dirigersi verso l’ingresso del civico 31.

Proprio questo, la riproduzione fedele di quel preciso istante immortalato dalla telecamera della farmacia, è stato il fulcro del lungo sopralluogo della mobile, che di nuovo con l’aiuto di un figurante dalla pelle scura ha riprodotto e simulato le immagini di quella terribile notte, cristallizzando i dettagli necessari per blindare la prova regina contro Louis Dassilva. Non solo, perché dalla telecamera, l’attenzione di mobile e Scientifica si è poi spostata anche nei sotterranei, nel luogo dove si è consumato l’efferato delitto. Anche qui con l’aiuto dei colleghi romani, gli investigatori hanno compiuto nuove verifiche e misurazioni, come ad esempio quelle dell’ipotetico percorso di fuga dell’assassino di Pierina Paganelli.

Nel frattempo, non ci sono invece aggiornamenti dai laboratori di Tor Vergata, dove nei giorni scorsi è stato isolato del Dna su sette reperti seppure in quantità minime. Non ci sono ancora dunque i risultati di quel confronto scientifico tra il Dna trovato e quello dell’unico indagato, confronto che – proprio per la scarsità di materiale isolato – potrebbe anche non dare risultati determinanti. Diverso discorso per il tampone delle parti intime di Pierina, per il quale però anche in questo caso novità dovrebbero arrivare solo alla fine del mese.