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Il figlio di Pierina dopo il coma: "S’indaghi se c’è un legame tra il mio incidente e l’omicidio"

Giuliano è ancora ricoverato alla Sol et Salus: "Mia mamma veniva a farmi visita tutti i giorni. Per me era molto preziosa". Giacomo e Chiara a casa della 78enne per preparare il funerale.

Il figlio di Pierina dopo il coma: "S’indaghi se c’è un legame tra il mio incidente e l’omicidio"

di Francesco Zuppiroli

È una voce dilaniata dal dolore, sfiancata dai segni che l’incidente del 7 maggio ancora Giuliano Saponi si porta sul corpo dopo una lunga convalescenza durante la quale per due mesi è stato anche in coma. Una convalescenza che il figlio 53enne di Pierina Paganelli e marito di Manuela Bianchi, sta quasi terminando ora alla clinica Sol et Salus di Torre Pedrera, da dove – sentito via telefono dagli inviati della trasmissione ‘Pomeriggio 5’ – Giuliano Saponi ieri ha parlato per la prima volta anche del proprio incidente (per cui ancora la Procura sta cercando un colpevole) e di quanto accaduto martedì scorso alla povera mamma Pierina: assassinata brutalmente con 17 coltellate sulle scale dei sotterranei del condominio di via del Ciclamino.

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"Io sono ancora ricoverato, potete immaginare come sto – attacca Saponi –. Mi sto riprendendo anche grazie alla fisioterapia che sto facendo qui in clinica". Procede lento e per sospiri Giuliano, nel raccontare che: "Non so se quello che mi è capitato sia collegato o meno con l’omicidio di mia mamma Pierina. Le forze dell’ordine lo appureranno. Ho già parlato con la Procura e sono certo che ne verranno a capo, sicuramente". Poi, Giuliano Saponi si ferma. Incalzato su quella relazione clandestina che la moglie Manuela Bianchi avrebbe intrattenuto con il vicino di origini senegalesi e di cui anche l’ex marito di Pierina e papà di Giuliano, Gianfranco Saponi, sarebbe stato al corrente, oltre al resto dei famigliari, vittima dell’omicidio compresa. "Delle mie cose personali non parlo. Ne so più dai giornali…". Poi, il pensiero di Giuliano corre verso la mamma. Verso quella signora di 78 anni dal viso sorridente che "per me… la mia mamma era qui tutti i giorni". La voce tradisce tutta la sofferenza di un figlio e in lacrime Giuliano ricorda: "Era preziosa per me. Era tutto e avrò sempre quel pensiero e quel ricordo di lei".

Prime parole che arrivano dai parenti più prossimi di Pierina a cui si aggiungono anche gli altri due figli, Chiara e Giacomo Saponi, che ieri mattina sono andati nell’appartamento della mamma in via del Ciclamino 31 per prelevare abiti della donna per la vestizione della salma in vista del funerale che dovrebbe tenersi sabato alle 10.30 nella Sala del Regno a Bellariva. Accerchiati dal presidio fisso di telecamere e giornalisti che stazionano quotidianamente in via del Ciclamino, i due figli della vittima non hanno rilasciato dichiarazioni, affidate invece alla mediazione dei propri legali, gli avvocati Marco e Monica Lunedei.

Chi invece ha provato, ma invano, ad entrare nella camera da letto in cui si trova ancora ricoverato Giuliano Saponi sarebbero stati alcuni giornalisti che bloccati sono poi riusciti a dileguarsi. Un fatto per il quale gli avvocati che assistono i famigliari stretti di Pierina Paganelli hanno già promesso di sporgere una formale querela. Giuliano Saponi, infatti, avrebbe dovuto essere dimesso dalla clinica Sol et Salus martedì, ma su scelta condivisa dai famigliari la sua permanenza in clinica è stata prolungata in via cautelativa, anche per non esporlo in un momento tanto delicato dal punto di vista della salute al turbinio di attenzione, investigativa e medicatica che sta riguardando la sua famiglia.