REDAZIONE RIMINI

"Il femminicida affetto da disturbo delirante"

Le motivazioni della sentenza di assoluzione di Raffaele Fogliamanzillo

"Il femminicida affetto da disturbo delirante"

"Il femminicida affetto da disturbo delirante"

"Che Fogliamanzillo abbia voluto uccidere la moglie è un dato indiscusso, ma non autorizza a ritenere che egli abbia agito sula base di una corretta valutazione della realtà, non viziata dal disturbo da cui è affetto. In conclusione va dunque emessa una sentenza di assoluzione in relazione a tutti i reati contestati, in quanto al momento dei fatti Fogliamanzillo era affetto da un grave vizio di mente che ha determinato la totale esclusione della sua capacità di intende e volere". Sono le motivazioni contenute nella sentenza emessa il 27 novembre dalla Corte d’Assise di Rimini, nel processo a carico di Raffaele Fogliamanzillo, l’uomo di 62 anni che uccise la coltellate la moglie, Angela Avitabile, la sera del 22 aprile 2022 a Rimini in via Portogallo. Fogliamanzillo è stato ritenuto non imputabile a causa della sua infermità mentale e quindi prosciolto per il femminicidio, ma dovrà rimanere chiuso in

una Rems (Residenza per le misure di sicurezza), l’equivalente dei vecchi ospedali psichiatrici, per 20 anni (e forse per il resto della sua vita). Una decisione sicuramente controversa, accompagnata dalle polemiche

dei familiari di Angela, che alla lettura della sentenza avevano inscenato una dura protesta. "Evidente – si legge nelle motivazioni – appare la responsabilità dell’imputato in ordine all’omicidio, mai messa in discussione e anzi immediatamente riconosciuta dall’autore sia ad un familiare (la figlia) sia alla polizia e ribadita dallo stesso Fogliamanzillo anche nel corso del procedimento". Le prove acquisite, inoltre, "delineano il comportamento violento e umiliante di Fogliamanzillo ai danni della coniuge. Comportamento che è stato abituale e metodico, rappresentando una costante della vita familiare, consistito in offese, minacce, in aggressioni fisiche e nel controllo maniacale dei comportamenti della compagna" Vengono quindi messi in evidenza gli esiti della perizia svolta dallo psichiatra Renato Ariatti, in base ai quali "Fogliamanzillo era affetto da quello che è inquadraile a livello nosografico come disturbo delirante a contenuto paranoide di tipo persecutorio e di gelosia". Nel caso preso in esame, "il tema prepodenderante è quello del tradimento, per cui acciadimenti quotidiani, espressioni, parole o comportamenti non equivoci vengono percepiti come rivelatori di una realtà delirante da parte del soggetto malato".