
Intervento da 140mila euro al porto. Il sindaco Giorgetti: "Lavori a maggio, prima attendiamo l’esito del monitoraggio delle acque" .
Dragaggio del porto: spuntano 20mila euro in più per l’intervento. Si aggiungono ai 120mila euro che vengono stanziati, ogni anno, per mantenere operativa l’area portuale per la marineria, pescherecci e imbarcazioni da diporto. Il supplemento dei fondi sarà utilizzato per rimuovere fango e limo anche dall’area interna della nuova scogliera, il prolungamento di oltre 80 metri del molo lato Igea Marina, realizzato per mettere in sicurezza le barche da burrasche e mareggiate. Una novità che, stando ai primi riscontri di questi mesi, ha dato esito positivo.
"Il cronoprogramma per arrivare al completamento dei lavori di dragaggio del porto è stato definito già a dicembre, quando abbiamo conferito l’incarico di effettuare i prelievi per le analisi delle acque portuali – spiega il sindaco Filippo Giorgetti – Il nostro obiettivo è completare i lavori di rimozione dei fanghi e il conseguente aumento delle profondità entro la metà di maggio". "Per quest’anno – aggiunge il primo cittadino – si è reso necessario rifare le analisi chimico-batteriologiche: la norma impone di effettuare con determinate cadenze. Cosa che richiederà alcune settimane in più. Le analisi dovrebbe essere ultimate entro la fine di questo mese. Poi serviranno tra le 2 e le 3 settimane per avere i risultati. Considerato che in mezzo c’è anche il ponte di Pasqua, la previsione è di avviare i lavori di scavo dei fanghi ai primi di maggio".
La necessità di rimuovere fanghi che si accumulano anche su lato interno della nuova scogliera (cosa che era stata ’messa in conto’ fin dalla fase progettuale della nuova struttura) era stata sottolineata – anche su queste colonne – da marinai e diportisti. Il tema della tempistica dei lavori di dragaggio è da sempre tra i più caldi per i diportisti, impossibilitati a utilizzare le aree di ormeggio fino al termine dei lavori. Nel 2021 l’intervento venne terminato in tempi record, anche grazie all’utilizzo dell’ammiraglia della ditta La Dragaggi di Mestre, la draga ’Giuseppe Cucco’: circa otto giorni, con la consegna dell’area nella prima decade di maggio. Fu un evento eccezionale rispetto ai fisiologici ritardi - e annesse proteste - degli anni precedenti, quando si è arrivati anche a terminare l’intervento nel mese di giugno. Un record battuto l’anno successivo (sempre grazie all’ammiraglia): nel 2023 - ma di fanghi ce n’erano pochi - fu terminato in soli 4 giorni.
Mario Gradara