"Louis è sereno, l’ho trovato bene. Si è dichiarato innocente, come del resto ha sempre fatto". Sono le parole, ieri mattina all’uscita dal carcere, dell’avvocato Riario Fabbri, difensore di Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, massacrata con 29 coltellate il 3 ottobre del 2023 in via Del Ciclamino - si è avvalso della facoltà di non rispondere. Chiamato a sottoporsi all’interrogatorio di garanzia, Dassilva ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del sostituto procuratore Daniele Paci, titolare dell’inchiesta, e del gip Vinicio Cantarini. Il 34enne ha però avuto un brevissimo colloquio con il suo avvocato, Riario Fabbri. "Abbiamo parlato di quelle che saranno le prossime mosse e di cosa andremo a fare". Il pool difensivo di Dassilva si prepara infatti a dare battaglia nel tentativo di scardinare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dalla polizia di Stato su indicazione del tribunale di Rimini. L’avvocato Fabbri ha annunciato la volontà di ricorrere al tribunale del Riesame per revocare il provvedimento e ottenere la scarcerazione del suo assistito. "Vedremo cosa succederà". Sarà un vero e proprio braccio di ferro, con la difesa di Dassilva che si prepara a contestare le esigenze cautelari elencate dal gip Cantarini nell’ordinanza di oltre 100 pagine che ha portato all’arresto del vicino di casa di Pierina ed amante della nuora, Manuela Bianchi. Per la magistratura sussiste infatti il pericolo di inquinamento delle prove e quello di una eventuale fuga dell’indagato, che ha rapporti stretti con il suo Paese d’origine, il Senegal (dove vivono i fratelli, il padre, e la madre dei suoi due figli, l’ultimo dei quali nato solamente due anni fa), oltre ad un biglietto aereo ‘aperto’. La consulente Bruzzone, d’altra parte, aveva precisato come fosse stato lo stesso Louis a rinunciare a quel viaggio già programmato da tempo "per non accrescere ulteriormente i sospetti su di sé". Inoltre, il 34enne è stato ritenuto pericoloso e in grado potenzialmente di commettere altri delitti. Elementi su cui dovrà ora concentrarsi la strategia difensiva che verrà messa in campo da Fabbri, Bruzzone e da una squadra di consulenti. Sull’impianto accusatorio "ora faremo delle valutazioni, abbiamo l’ordinanza e copia degli atti, valuteremo tutto e ci muoveremo" ha aggiunto l’avvocato Fabbri all’uscita dal carcere. "C’è una mole di documenti importante. La dobbiamo esaminare. Vedremo le parti nel dettaglio". "Un perito deciderà se questa evidenza è corretta oppure no" ha aggiunto l’avvocato Fabbri parlando dei filmati della telecamera della farmacia di San Martino, considerati la prova regina dagli inquirenti.
Lorenzo Muccioli