Il cortometraggio del riminese Ciavatta proiettato a Hollywood

Il regista Andrea Ciavatta ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali per il suo cortometraggio 'Imprinting', ora in lizza per gli Oscar. Un'opera che esplora la memoria e il legame umano con una narrazione visivamente straordinaria.

Il cortometraggio del  riminese Ciavatta proiettato a Hollywood

Il cortometraggio del riminese Ciavatta proiettato a Hollywood

Il regista riminese Andrea Ciavatta ha vinto con il suo nuovo corto ‘Imprinting’ il New York Movie Awards, Paris Film Awards, London Movie Awards, Florence Film Awards, Milan Gold Awards e recentemente è stato selezionato al Lift Off Global Network, rassegna internazionale organizzata all’interno dei Pinewood Studios, i leggendari studios di James Bond 007.

Il cortometraggio è attualmente in programmazione al prestigioso cinema Lumiere di Beverly Hills (Los Angeles), essendo stato selezionato per il programma di qualificazione agli Oscar di Voce Spettacolo, produzione e distribuzione cinematografica italiana operativa a Los Angeles, fondata da Walter Nicoletti, membro dell’Hollywood Creative Alliance ed European Film Academy.

La nuova opera del regista e produttore romagnolo è una personale esplorazione della memoria, dell’identità e del legame umano, raccontata attraverso una narrazione visivamente straordinaria. Il film è stato scritto dallo stesso Ciavatta con Leo Barbato (anche direttore della fotografia), mentre le sceografie anche digitali sono di Daniele e Samuele Ramberti. Nel cast, oltre l’autore-attore-regista, figurano Enea Barbato, Chiara Ciavatta (sorella di Andrea), Anastasiia Dombrovska, Aldo Ciavatta (padre di Andrea), Carlo Grotti Trevisan, Carla Cappelli, Martina Maggiore.

"È un grande onore vedere ‘Imprinting’ proiettato ad Hollywood e avere l’opportunità di partecipare al programma di qualificazione agli Oscar – dichiara Ciavatta – perchè rappresenta una testimonianza del duro lavoro e della dedizione di tutto il team che ha contribuito alla realizzazione dell’opera. Essere riconosciuti da festival così importanti ed avere la possibilità di qualificarsi agli Oscar è un onore immenso. Spero che il nostro corto possa continuare ad emozionare il pubblico oltreoceano".

Salvatore Barbieri