Il giovane consigliere del Pd, Edoardo Carminucci si dice preoccupato per "la sicurezza dei ragazzi che scendono in piazza" perché "su di loro calano i manganelli": quanto basta per accendere lo scontro con Fratelli d’Italia. Se poi, come accaduto in consiglio comunale, Carminucci prosegue dicendo "mi vergogno che la presidente del Consiglio Meloni dica che i poliziotti sono sotto attacco, mettete giù quei manganelli, non si può avere paura di protestare", più che una scintilla si accende un incendio. Non ci sta il consigliere e coordinatore provinciale di Fd’I Nicola Marcello. "Davvero un’uscita fuori luogo – ribatte il coordinatore di Fratelli d’Italia –. Poteva risparmiarsela. Ieri mattina, dopo il consiglio, ho cominciato a ricevere diversi messaggi da agenti delle forze dell’ordine molto dispiaciuti per quanto sentito in consiglio comunale. Non c’era davvero bisogno di arrivare a parlare delle forze dell’ordine solo per prendersi qualche applauso. L’argomento principale era un ordine del giorno sul cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Argomento su cui poteva esserci un’ampia condivisione".
L’intervento di Carminucci nasceva dall’ordine del giorno per cui il consigliere ha usato parole nette. "Condanno il genocidio a Gaza, l’occupazione illegale dei territori". La parola genocidio è stata sottolineata più volte dal consigliere. "Si parlava del conflitto e delle necessità di un cessate il fuoco, questo era – riprende Marcello –. Non vedo prese di posizione su questo. Sono stato anch’io in zone di conflitto, due volte in Kosovo, nel 2002 e quattro anni più tardi, come medico militare. Una volta è scoppiata una bomba in una attività dove eravamo stati poche ore prima a fare un sopralluogo. Certamente siamo contro la guerra, ma cosa c’entrava attaccare le forze dell’ordine?".
a. ol.