REDAZIONE RIMINI

Il caso finisce su Striscia . Giornaliste offese : "È una macchinazione"

Il direttore di Lifeandpeople, Enrico Sanchi, si difende dalle accuse del Tg satirico. "C’è una querela depositata per un articolo sulla vicenda" .

Il caso finisce su Striscia . Giornaliste offese : "È una macchinazione"

Il direttore di Lifeandpeople, Enrico Sanchi, si difende dalle accuse del Tg satirico. "C’è una querela depositata per un articolo sulla vicenda" .

Aspiranti giornaliste "maltrattate" a parole, i cui articoli di prova inviati alla testata Lifeandpeople non venivano accettati dalla testata con commenti che le dirette interessate hanno riportato nel servizio di Striscia la notizia. Tuttavia gli articoli, rivisti nella forma, finivano per essere pubblicati sulla testata, ma senza alcuna retribuzione. E’ questa la ricostruzione che sul Tg satirico ha fatto Francesco Mazza, l’inviato di Striscia, contattando Enrico Sanchi, il direttore di Lifeandpeople, riminese che si divide tra la riviera e Milano.

Stando al servizio di Mazza, in cui appaiono e parlano alcune delle aspiranti giornaliste che denunciano il trattamento ricevuto, gli articoli inviati alla testata venivano bocciati con commenti non certo lusinghieri sulle capacità di chi li aveva scritti. Per altro, trattandosi di prove, non venivano pagati, anche se articoli simili poi si ritrovavano sulla testata online. Striscia ha anche voluto sperimentare il meccanismo, prendendo un articolo di Indro Montanelli su Mina e inviandolo alla testata. Il risultato, stando a quanto riferito da Mazza, sarebbe stato il medesimo, con il lavoro bocciato con termini poco lusinghieri, se non ché alcuni giorni dopo ecco spuntare un articolo sulla testata riferito alla particolare occasione in cui Montanelli scrisse di Mina. "Quella di Striscia è una macchinazione" dice Enrico Sanchi, che abbiamo contattato al telefono. E’ lo stesso direttore di Lifeandpeople a offrire un quadro diverso che ha origine ben prima del servizio di Striscia. "C’è una querela già depositata per un articolo che una testata ha pubblicato nell’aprile scorso in cui si parlava di queste vicende".

L’avvocato Mirko Damato precisa come "si sta prendendo atto di quanto è stato pubblicato da Striscia la Notizia al fine di verificare la congruenza con quanto accaduto in realtà". Lo stesso Sanchi oltre a riservarsi di procedere per vie legali, rimanda le accuse ai mittenti. "Sto subendo minacce e insulti. Innanzitutto la testata ha caporedattori e giornalisti che tenevano i contatti con gli aspiranti giornalisti. Chiaramente si valutava il lavoro fatto. Mai fatte minacce, e anche alcune delle offese viste negli screenshot di Striscia non mi appartengono. Mai scritto cose del genere". Mazza ha cercato la sede della testata a Milano, non trovandola, "perché quella operativa è a Torino". Di certo la vicenda non finirà qui perché Sanchi è deciso "a querelare".

Andrea Oliva