REDAZIONE RIMINI

Il caro-energia ‘scalda’ i prezzi degli hotel

L’analisi delle tariffe in Rete evidenzia un’impennata nel periodo di Pasqua (+50 per cento) e nel mese di luglio

"Ad oggi i prezzi delle strutture alberghiere per il mese di luglio sono più alti rispetto allo stesso mese dello scorso anno di circa un 20%". Il caro energia sta facendo lievitare anche le tariffe degli hotel. La settimana scorsa a mettere la mani avanti su possibili aumenti tra 10-20 per cento era stato il presidente di Promozione alberghiera, Antonio Carasso. Per analizzare i prezzi e l’andamento del mercato abbiamo chiesto a Cristiano Quadrelli, amministratore di Iper net, società che gestisce Iperbooking e Iperhotel, servizi web per le strutture alberghiere, che vedono coinvolte circa 400 strutture alberghiere da Cattolica fino al ravennate.

Quadrelli quanto sta incidendo il caro energia?

"Al momento l’effetto sulle tariffe è solo parziale. Prendiamo il periodo pasquale ad esempio. I dati che abbiamo al momento sono quelli relativi alle offerte e ai prezzi presentati a fine gennaio. Se li guardiamo vediamo come, in media, l’aumento è di circa il 50%, ma non è legato strettamente al caro energia".

A cosa allora?

"Alla domanda. Un anno fa per il periodo di Pasqua la domanda era bassa, c’era ancora molta paura del virus e le chiusure incidevano in modo sensibile. Quest’anno la condizione è diversa e la domanda è superiore. Siamo ad un più 75%. C’è maggiore voglia di trascorrere la Pasqua e l’estate in vacanza e di conseguenza i prezzi si alzano".

Prima e dopo la Pasqua le tariffe restano su valori alti?

"No, la differenza è sensibile perché la domanda è inferiore. I prezzi derivano da previsioni fatte dalla stesse strutture alberghiere prima che scoppiasse il caso del caro energia".

Dunque potrebbero risentirne con ulteriori aumenti?

"Difficile da dirsi perché al medesimo tempo anche la domanda potrebbe cambiare. Le famiglie dovendo fare fronte agli aumenti potrebbero rivedere i propri obiettivi per quel periodo".

Veniamo all’estate, ci sono già indicazioni sugli aumenti che i turisti potrebbero ritrovarsi?

"In questo caso il quadro cambia. Analizzando i valori di settimana in settimana nel mese di luglio ci attestiamo su un aumento del 20% circa, ad agosto è inferiore. Il valore non è assoluto perché sulla tariffa incidono vari fattori, dai servizi offerti alla pensione completa, mezza o assente e così via. Sta di fatto che gli aumenti sono di quest’ordine".

Questa volta incide anche l’aumento generalizzato dei prezzi?

"Gli albergatori cominciano a fare i conti con la domanda da una parte e gli aumenti che devono sostenere dall’altra. Tant’è che in alcuni casi le variazioni si vedono. C’è chi ha inserito le tariffe anche quattro o cinque mesi fa e continua a variare i prezzi anche quotidianamente".

Come sta rispondendo la clientela?

"La voglia di fare vacanza c’è ed è consistente. Tuttavia i dati a nostra disposizione si basano su quanto accaduto in questo mese di gennaio".

Mentre le bollette del gas ed energia e gli aumenti delle materie prime cominciano a vedersi adesso.

"Appunto. La speranza è sempre quella che il buongiorno si veda dal mattino, e l’anno è iniziato bene in quanto a richiesta di vacanza. Ma per avere un quadro più chiaro su come potrebbe modificarsi la domanda dobbiamo attendere la fine di febbraio. In quel momento capiremo quale sarà l’impatto dell’aumento dei prezzi al consumo sulle scelte delle persone".

Andrea Oliva