Il locale è a due passi da piazza Ganganelli. Ed è uno dei ritrovi storici di Santarcangelo. Eppure "da quando abbiamo deciso di cedere l’attività, le uniche offerte concrete sono arrivate solo da cinesi". Lo dice senza polemica Roberto Zaghini, ex consigliere comunale, titolare da una quindicina di anni del Caffè dell’Arco di via Pascoli, che insieme al socio ha deciso di mettere in vendita il bar. "La scelta è dovuta a motivi assolutamente personali – spiega subito Zaghini – Io sono arrivato alla pensione (l’ex consigliere ha compiuto 65 anni a settembre) e credo sia il momento di ritirarmi. Mio figlio gestisce già un altro bar e il mio socio non se la sente di occuparsi del Caffè dell’Arco da solo". Ecco perché, da alcune settimane, il bar è in vendita. Fino a quando non ci sarà un nuovo gestore, "il locale resterà aperto. Non abbiamo alcuna fretta, andremo avanti noi fino a quando non cederemo l’attività".
Le offerte non sono mancate, da quando sono comparsi gli annunci della vendita e si è sparsa la voce. "Ci hanno contattato diverse persone della zona, ma nessun contatto si è poi trasformato in una vera trattativa. Le uniche offerte concrete finora sono arrivate dai cinesi". Non sarebbe una sorpresa se, alla fine, anche il Caffè dell’Arco finisse in mano a loro. D’altra parte a Santarcangelo, come nel resto della provincia, diversi bar negli ultimi anni sono stati rilevati da cinesi. Anche bar storici. "Un fenomeno che dovrebbe far riflettere – dice Zaghini – Perché è così difficile trovare imprenditori locali interessati a gestire pubblici esercizi?". Per quanto riguarda il Caffè dell’Arco, la situazione è ancora in divenire, ma è un fatto che le uniche proposte concrete fino a oggi siano arrivate dai cinesi. "Pensare che il nostro è uno dei bar storici della città. Abbiamo una buona clientela, negli anni siamo cresciuti. Non chiediamo cifre esorbitanti. E Santarcangelo è una piazza molto attrattiva: i locali della città richiamano pubblico anche dai comuni vicini".