La vigilia di Natale alla stazione insieme ai clochard, per celebrare la messa e portare loro vestiti, cibo e sorrisi. E poi ieri la tradizionale Festa del riconoscimento, nella chiesa della Grotta rossa, dove circa 120 uomini e donne di 17 comunità terapeutiche hanno festeggiato, insieme a famigliari, la fine della loro dipendenze da alcol e droghe. È stato ancora una volta un Natale speciale per la Papa Giovanni XXIII. La sera del 24, come accade da anni, tanti operatori e volontari sono scesi in strada per aiutare i poveri e festeggiare il Natale insieme a loro. Una tradizione voluta da don Oreste Benzi, fondatore della comunità, di cui ricorrono nel 2025 i 100 anni dalla nascita. Centinaia di persone così si sono ritrovate nel piazzale della stazione, dove è stata celebrata la messa e poi è stato fatto un brindisi. Ieri mattina invece, nella chiesa della parrocchia della Resurrezione (quartier generale della Papa Giovanni XXIII), il vescovo di San Marino e del Montelfetro Domenico Beneventi ha concelebrato, insieme al vescovo di Rimini Nicolò Anselmi, la messa in cui 120 uomini e donne – ospiti di 17 comunità terapeutiche dell’associazione in Italia e all’estero – hanno festeggiato la loro ’liberazione’ da alcol e droghe dopo un lungo percorso di recupero. "Oggi (ieri per chi legge, ndr) qui c’è tanta gioia – ha detto monsignor Beneventi – Dal desiderio di gioia è partito il cammino di ognuno di noi. Noi vogliamo essere felici. La felicità è alzare lo sguardo, uscire dalle tenebre, cercare la vera luce che è Cristo". La gioia della comunità sta qui, "perché siamo tutti uomini e donne che hanno avuto il coraggio di alzare la testa e cercare la luce".
CronacaIl brindisi con i clochard poi la messa contro la droga