MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Il Barcollando ripulito dai ladri I titolari: "Troppi furti, chiudiamo"

Ennesima spaccata nel locale sul lungomare Tintori, i malviventi hanno usato un tombino. La rabbia dei gestori: "Da quando l’area è pedonalizzata qui non si vede una divisa, è terra di nessuno"

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di Manuel Spadazzi

"Abbiamo perso il conto dei furti subiti nell’ultimo anno e mezzo". Ma quello avvenuto ieri mattina "è stato l’ultimo. Perché noi da qui ce ne andremo: ci trasferiremo in un’altra zona della città". Ne sono convinti i fratelli Pina e Salvatore Lanza, che con la famiglia gestiscono il bar Barcollando e il negozio e tabaccheria a fianco (si chiama sempre Barcollando) sul lungomare Tintori, tra i piazzali Fellini e Kennedy.

L’anno scorso, a giugno, il bar è stato visitato per tre volte dai ladri, e sempre nello stesso mese c’era stata una rapina nella tabaccheria, sventata dagli stessi titolari riusciti a fermare il malvivente. Ieri notte l’ennesimo furto, andato a segno, "e i danni sono molto pesanti. Tra quello che hanno portato via e i danni al negozio parliamo come minimo di 6mila o 7mila euro", allargano le braccia i fratelli Lanza. I ladri sono scappati con sigarette, tamponi, orologi e molta altra merce. "Avevano già tentato il colpo all’una di notte, ma era scattato l’allarme dell’antifurto e sono scappati. Ma sono tornati poche ore dopo, verso le 6 e mezza di ieri mattina, e hanno fatto un disastro". Nel negozio le telecamere ci sono, "ma non potranno essere’aiuto perché le hanno messe fuori uso".

I ladri sono entrati dalla vetrata della porta principale, sfondandola. Per la spaccata hanno utilizzato un tombino. I carabinieri, intervenuti sul posto per i rilievi del caso, hanno cercato tracce e indizi utili per risalire all’identità dei malviventi. Ma ormai la famiglia Lanza ha deciso: "Ci trasferiremo da qui, lasceremo la zona del lungomare perché questa è terra di nessuno, e non solo in inverno. Da quando è stato rifatto il lungomare, con la pedonalizzazione completa dell’area e la nuova passerella pedonale in legno, tutto il tratto che va da piazzale Fellini a piazzale Kennedy è abbandonato a se stesso... Non c’è presidio, non passa nessuno a controllare. E i ladri hanno vita facile". Per i fratelli Lanza lo dimostra il fatto che "ieri i malviventi siano venuti qui ben due volte, non una. E il colpo è stato messo a segno poco prima delle 7".

La rabbia è tanta e si mescola al senso di impotenza. "Noi abbiamo le telecamere e il sistema di allarme, ma non bastano. Servirebbe un presidio di questa zona, più controlli di giorno e naturalmente di notte". E’ il problema più volte sottolineato anche da altri operatori. Se il Parco del mare è stato un intervento importante, dal punto di vista estetico e della riqualificazione turistica, per quanto riguarda la sicurezza il problema c’è tutto: essendo l’area pedonalizzata "gli operatori delle forze dell’ordine qui non passano. Questa è diventata terra di nessuno – attaccano i fratelli Lanza – Così i malviventi possono agire impuniti" I gestori si sono rassegnati dopo l’ultimo furto. "Ce ne andiamo da qui, apriremo un’attività in un’altra zona non appena sarà possibile".