C’è un dato che più di ogni altro testimonia la crescita del titolo di Italian Exhibition Group in Borsa: +98% da gennaio a oggi. Un’azione della società alla quale fanno capo le Fiere di Rimini e Vicenza valeva 3,12 euro in apertura di anno, il 2 gennaio, mentre il mese di novembre è stato chiuso con una quotazione di 6,18 euro. Vuol dire, appunto, un incremento del 98,08% (+3,06 euro). Il titolo in Borsa vola e Ieg può brindare a un anno memorabile. Anche perché l’impennata del valore delle azioni si spiega innanzitutto con il successo delle fiere e con il nuovo piano strategico 2023-2028, presentato a fine gennaio, che ha dato nuovo impulso alla crescita della società.
Ieg è reduce da un’edizione record di Ecomondo, anche grazie all’apertura dei due nuovi padiglioni temporanei che hanno portato lo spazio espositivo a 166mila metri quadrati. Da record sarà anche il Sigep, il salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione, caffè e pizza in programma dal 18 al 22 gennaio. I dati economici, inoltre, dicono che nei primi nove mesi dell’anno Ieg ha raggiunto i risultati dell’intero 2019, ultimo anno pre-Covid. Il resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre ha fornito un’istantanea chiara: i ricavi crescono di quasi il 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e si attestano a 179,4 milioni di euro. Non solo: piano strategico alla mano, Ieg stima ricavi per circa 323 milioni al 2028 e investimenti per 172 milioni nel quinquennio.
Ambiziosi i progetti per il quartiere fieristico riminese (investimenti per 64 milioni), tra cui spicca il cupolone, la maxi arena dedicata agli eventi che sarà pronta nel 2028. "Con il cupolone – ha spiegato il presidente di Ieg, Maurizio Ermeti – di fatto apriremo un nuovo segmento industriale, quello degli eventi (ad esempio musicali o sportivi, ndr)". Tornando al valore delle azioni di Ieg – che nel giugno del 2019, quando la società si è quotata, era di 3,73 euro – il picco è stato raggiunto a luglio, con poco meno di 6,80 euro.
Giuseppe Catapano