LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

I risultati dell’autopsia. L’accoltellatore pregava nel nome dell’Islam. Ucciso con cinque colpi

I proiettili hanno raggiunto Muhammad Sitta alla spalla, al torace e al capo, due spari sono rimbalzati a terra ferendolo di striscio alle gambe. Nel video di un passante le ultime fasi dell’aggressione al carabiniere.

I proiettili hanno raggiunto Muhammad Sitta alla spalla, al torace e al capo, due spari sono rimbalzati a terra ferendolo di striscio alle gambe. Nel video di un passante le ultime fasi dell’aggressione al carabiniere.

I proiettili hanno raggiunto Muhammad Sitta alla spalla, al torace e al capo, due spari sono rimbalzati a terra ferendolo di striscio alle gambe. Nel video di un passante le ultime fasi dell’aggressione al carabiniere.

Cinque colpi di pistola. Uno ha ferito il 23enne Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta alla spalla destra. Gli altri quattro, probabilmente quelli mortali, lo hanno invece raggiunto tra il torace e il capo. Sono questi i primi dati che emergono dall’autopsia che la Procura di Rimini ha disposto sul corpo dell’accoltellatore egiziano, che la notte di Capodanno ha seminato il panico nel centro di Villa Verucchio accoltellando quattro persone, prima di essere neutralizzato dal comandante della stazione dei carabinieri, Luciano Masini. Il militare è stato iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di eccesso colposo nella legittima difesa. "Un atto dovuto", ha precisato la Procura di Rimini. I primi risultati arrivati dall’autopsia, eseguita dalla dottoressa Donatella Fedeli, andranno valutati adesso dal medico legale e dall’esperto balistico, nominati sempre dalla Procura. L’analisi sugli indumenti della vittima permetterà inoltre di stabilire la distanza tra le parti al momento degli ultimi spari e la conseguente ricostruzione dell’azione, la cui prima parte è ripresa dai filmati acquisiti. Al momento il comandante Masini non ha subito provvedimenti disciplinari: è volontariamente in riposo dal servizio per qualche giorno. Le indagini sono svolte dal nucleo investigativo dei carabinieri di Rimini.

Sulle frasi in arabo che il giovane avrebbe proferito mentre si avventava contro i carabinieri, al momento nulla trapela dagli inquirenti. In una nota ufficiale diffusa ieri dai carabinieri, si parla genericamente di una "professione di fede islamica". Per la traduzione, è stato interessato un arabista. Il video in mano agli inquirenti è quello di un cellulare di una persona presente in strada al momento dei fatti. Stando alle indiscrezioni nel video si vede il giovane che avanza, si sente cosa dice in arabo, e si vede il comandante dei carabinieri sparare i primi colpi dopo avergli intimato di gettare a terra il coltello. Il corpo del giovane presentava lividi compatibili con due proiettili di rimbalzo, che lo hanno raggiunto alle gambe: potrebbe trattarsi di due dei primi colpi di avvertimento, sparati a terra dal comandante. In totale il carabiniere ha esploso 12 dei 15 colpi totali nella pistola d’ordinanza, cinque hanno colpito il ragazzo direttamente altri indirettamente. Sitta aveva con sé una copia tascabile del Corano e una misbaha (una collana di grani di preghiera musulmana). Tra gli oggetti sequestrati nella sua camera da letto – all’interno di un appartamento della cooperativa Il Millepiedi, di cui il 23enne era ospite da diversi mesi nell’ambito di un progetto per l’inserimento lavorativo – anche alcuni scontrini e un tappettino per la preghiera, oltre ad un farmaco antipsicotico. Al momento non è stato possibile accertare se l’azione compiuta da Sitta abbia una matrice terroristica, né se avesse contatti con frange dell’estremismo religioso. Gli inquirenti hanno precisato ieri che "non sono emersi elementi che mettano in relazione il giovane ad ambienti radicalizzati, pur restando aperte tutte le ipotesi sulle cause del gesto che soltanto ulteriori approfondimenti, estesi anche alle condizioni psichiche del giovane, potranno chiarire". "Rimaniamo in attesa dei risultati definitivi dell’autopsia per avere un quadro ancora più completo e poterci esprimere sulla dinamica – ha dichiarato Tommaso Borghesi, avvocato del carabiniere indagato – In particolare saranno dirimenti gli esami tossicologici".