"I nostri figli ammassati sul bus". Scoppia subito la bufera a San Vito

In rivolta i genitori dei ragazzi delle medie trasferiti qui. Proteste per la classe in meno alle elementari

"I nostri figli ammassati sul bus". Scoppia  subito la bufera a San Vito

Il sindaco Filippo Sacchetti in. una delle classi delle medie spostate a San Vito

"Un disastro annunciato...". Sono sul piede di guerra i genitori dei 98 ragazzi della scuola media ’Saffi’ di Santarcangelo, trasferiti alle elementari di San Vito a causa dei gravi ritardi nei lavori in corso nell’istituto. Sono 4 le classi (tutte terze) spostate a San Vito. Il Comune aveva promesso una linea bus dedicata ai ragazzi, facendosi carico del costo. Ma "le cose sono andate diversamente – attaccano mamme e papà dei ragazzi – Sul bus sono saliti anche altre persone. I nostri figli erano ammassati come sardine". Ieri mattina il sindaco di Santarcangelo Filippo Sacchetti e vari assessori hanno voluto fare tappa, in occasione del primo giorno di scuola, anche a San Vito. L’hanno fatto per salutare sia i bambini delle elementari, sia i ragazzi delle medie trasferiti qui, per rendersi così conto della situazione. "Ma per capire cosa succede dovevano salire sul bus con i nostri figli". I genitori si aspettavano almeno un paio di mezzi per il trasporto, invece "ce n’era solo uno". E questo ha creato gravi disagi. "Vergogna", attacca una delle mamme degli studenti. Ieri Sacchetti ha ribadito che "si sta facendo il possibile" per i lavori alla ’Saffi’: i ragazzi dovrebbero tornare nella loro scuola dopo Natale.

Ma le proteste non riguardano solo i ragazzi delle medie trasferiti. Alle elementari di San Vito, quest’anno, non esiste la prima. La classe non è stata fatta. "Dalla direzione scolastica ci è stato detto che c’erano i numeri sufficienti per formare la prima elementare, perché erano arrivate soltanto 6 domande di iscrizione. Ma la verità – spiegano alcunui genitori – è un’altra: molti di noi sono stati spinti a mandare i figli in altre scuole (a Santarcangelo e a Santa Giustina), perché fin dal momento in cui le iscrizioni si sono aperte non ci era stata garantita la possibilità di formare una prima elementare". "Temiamo – concludono i genitori – che questo sia il primo passo verso lo smantellamento della scuola. Sarebbe un grave disagio per le famiglie che vivono a San Vito".