ANDREA OLIVA
Cronaca

I lavoratori più ricercati. Dalle cucine alle pulizie, oltre 20mila richieste

Tra le professioni in via d’estinzione ci sono gli artigiani del legno, nel 93% dei casi le aziende non hanno trovato personale specializzato.

Attrezzisti, operai e artigiani del legno sono ormai una categoria in via d’estinzione, con la percentuale di irreperibilità che raggiunge il 93%. Non va meglio per gli autisti.

Attrezzisti, operai e artigiani del legno sono ormai una categoria in via d’estinzione, con la percentuale di irreperibilità che raggiunge il 93%. Non va meglio per gli autisti.

Sono cinque le professioni lavorative più ricercate nella provincia di Rimini stando al report della Camera di commercio sul fabbisogno occupazionale per l’anno appena concluso. Ad essere oggetto del desiderio dei datori di lavori sono in primo luogo gli addetti alle attività di ristorazione. Nel corso del 2024 ne sono stati richiesti sul mercato del lavoro riminese quasi 15mila, per l’esattezza 14.980. E’ in cucina che si sta combattendo la battaglia per il lavoro tra le richieste dei titolari delle attività e i potenziali dipendenti.

La seconda professione più ricercata con 5.880 richieste è personale non qualificato da affidare ai servizi di pulizia. Seguono con 4.340 richieste gli addetti alle vendite mentre sono state 2mila le richieste di addetti all’accoglienza della clientela. Chiude con 1.780 richieste, il personale non qualificato da utilizzare per lo spostamento e la consegna delle merci.

A incidere fortemente sulle figure lavorative più ricercate è senza dubbio il turismo. Se si guarda a come intendono il lavoro i titolari delle attività ecco che c’è un dato che balza agli occhi. Nel 93% dei casi viene chiesta al lavoratore una buona dose di flessibilità e di adattamento alla condizione lavorativa e all’ambiente. I giovani si ritagliano uno spazio nel mondo del lavoro, ma solo nel 30% dei casi vengono cercati dalle aziende.

Se invece si guarda alle processioni ve ne sono alcune che stanno diventando sempre più introvabili. Attrezzisti, operai e artigiani del legno sono ormai una categoria in via d’estinzione, con la percentuale di irreperibilità che raggiunge il 93%. Non va meglio per gli autisti che non si trovano nell’82% dei casi. Infine l’edilizia con gli operai specializzati nelle finiture degli edifici ricercati, ma invano, nel 79% dei casi.

I settori produttivi dove la ricerca di personale è più complessa sono, non a caso, le costruzioni, l’ambito metalmeccanico ed elettronico, la sanità e l’assistenza sociale privata.

Andrea Oliva