Guerrina, è battaglia legale con la diocesi

Marito e figlio della donna scomparsa 9 anni fa hanno chiesto 1 milione di risarcimento: "Da Arezzo nessuna risposta, ci vediamo in tribunale"

Guerrina, è battaglia legale con la diocesi

Guerrina, è battaglia legale con la diocesi

"Un anno e mezzo fa avevamo mandato una richiesta di risarcimento alla diocesi di Arezzo ma senza quantificare il danno. L’intento era quello di aprire un dialogo, per evitare ulteriori cause in tribunale. Volevamo discutere insieme alla diocesi il futuro di Lorenzo, il figlio disabile di Guerrina Piscaglia, scomparsa 9 anni fa da Ca’ Raffaello. Volevamo capire se il ragazzo potesse essere inserito in un percorso guidato, una volta rimasto solo. Ma il silenzio di tutti, lascia l’amaro in bocca". A parlare è Francesca Faggiotto, legale di Lorenzo e Mirko Alessandrini, figlio e marito di Guerrina, la madre sparita nel nulla il 1° maggio 2014, uccisa (secondo quanto stabilito nei 3 gradi di giudizio nazionale) dall’ex parroco premostratense Gratien Alabi, condannato a 25 anni di reclusione. "C’è una madre morta e un ragazzo con disabilità che resterà solo – continua la Faggiotto – Ci aspettavamo che la Diocesi di Arezzo, da cui dipendeva Alabi, come ente caritatevole, potesse confrontarsi con noi. Ci è arrivata come risposta solo la contestazione legale. Una presa in giro. Ora ci sembra un atto dovuto procedere con la richiesta di risarcimento e il ritorno in tribunale".

Nero su bianco la Faggiotto, insieme al collega Nicola Detti, fa riferimento alle tabelle nazionali di risarcimento per perdite parentali, e chiede quasi 1 milione di euro per Mirko e Lorenzo. Una richiesta simile era partita dalle sorelle di Guerrina, qualche mese fa, con i loro legali. La responsabilità di quanto accaduto va accertata tra 3 soggetti: Alabi, la diocesi e l’ordine religioso del congolese. "L’ex parroco è stato condannato a 25 anni di reclusione per aver ucciso Guerrina e per averne occultato il corpo, mai ritrovato – continua Faggiotto – Dal primo momento di condanna di Alabi, nessuno della diocesi ha mai contattato la famiglia di Guerrina. Nemmeno alla fine del processo, quando l’ex parroco è stato condannato. In questi 9 anni almeno un incontro andava fatto".

Fra qualche giorno ricorrerà l’anniversario della scomparsa di Guerrina, e ancora il suo cadavere non è stato trovato. "Mirko è cambiato tantissimo – conclude la Faggiotto – Lavora e insieme al figlio fa parte di un programma che supporta le famiglie con ragazzi disabili. Ora attendiamo l’udienza del 27 settembre. Si tornerà in tribunale. Non volevamo arrivare a tanto, ma la famiglia chiede giustizia per questa madre".

Rita Celli